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    Napoli, polemica per il bimbo alla guida di un motoscafo. Il padre: “Sei il più forte”

    Di Maria Elena Marsico
    Pubblicato il 29 Ago. 2022 alle 20:00

    In un video diventato virale su TikTok un padre incita il proprio figlio, un bambino, a guidare il motoscafo in quello che sembra il golfo di Napoli. “Sei il più forte! Vai capitano!”, dice l’uomo dopo che il bimbo gli fa notare che non vede, non arrivando a superare il timone in altezza. “Vai che vedi”, è la sua risposta.

    Il filmato è stato pubblicato su Facebook dal consigliere regionale della Campania di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli. Ma non è la prima volta che accade un episodio simile. Questo, infatti, è il terzo da inizio estate. In tutti e tre i casi i video sono stati pubblicati dai padri su TikTok.

    “Purtroppo nel corso di questa estate abbiamo ricevuto numerosi video postati sui social di bambini alla guida di potenti motoscafi. A questo campionario di irresponsabilità e assoluta incapacità genitoriale se ne aggiunge un altro, realizzato da un autore con chiaro accento partenopeo, che mi ha colpito particolarmente – ha scritto Borrelli – Stavolta il giovanissimo pilota guida a tutto gas spingendo un motore di 40 cavalli, ma si lamenta di non riuscire a vedere niente davanti perché arriva a stento a superare il timone. Nonostante questo il padre lo obbliga a rimanere seduto perché deve finire di realizzare il video con il cellulare”. E ha aggiunto: “Siamo ormai al delirio totale. La necessità di immortalare questa vergognosa scena, senza alcuna colpa del minore, ha la priorità sull’importanza di evitare drammatici episodi in mare. Non importa se davanti c’è un’altra imbarcazione, un sub, un kayak. Quello che conta è finire il video”.

    Borrelli ha sottolineato che l’unica cosa da fare in questi casi è “risalire ai protagonisti e segnalare agli assistenti sociali il caso per verificare se i minori coinvolti non vengano obbligati anche in altri contesti a tenere comportamenti pericolosi per la loro incolumità per il mero divertimento degli adulti”.

    Gli altri due episodi simili sono avvenuti a Castellammare di Stabia, il 30 maggio, e nel golfo di Napoli, il 3 giugno.

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