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    Accusato di negligenza dopo che la moglie in fin di vita viene ritrovata infestata da mosche e vermi

    Credit: Liverpool Echo/repertorio

    Si ipotizza che la donna sia rimasta seduta sulla stessa sedia per molte settimane consecutive

    Di Nicola Simonetti
    Pubblicato il 24 Set. 2019 alle 20:01 Aggiornato il 24 Set. 2019 alle 20:24

    Accusato di negligenza dopo che la moglie viene ritrovata infestata da mosche e vermi

    Un 66enne ha trascurato la moglie morente al punto tale che la donna è stata ritrovata infestata da mosche e vermi.

    Quando i vigili del fuoco e i paramedici sono entrati nell’abitazione di Richard e Valerie Wallach a Toxteth, vicino Liverpool, hanno trovato una donna “nelle peggiori condizioni in cui avessero mai trovato un essere umano”.

    “Valerie era costretta a sedere su una poltrona pregna di urina e feci” ha spiegato il procuratore.

    “Seppur ancora in vita… era infestata da mosche e vermi”.

    L’accusa ha detto che la signora Wallach soffriva di un’infezione da funghi che si è rivelata un tumore, con le gambe piene di ulcere, ed era “incredibilmente settica”.

    La donna è stata trasportata d’urgenza in ospedale il 24 agosto 2017, dove è morta il 12 settembre dello stesso anno.

    I vigili del fuoco raccontano che quando hanno informato il marito che sarebbe stato necessario rimuovere una finestra per far uscire la moglie dall’appartamento, Richard ha obiettato che le finestre erano nuove e che “lui non voleva che le rimuovessero, a causa dell’assicurazione”.

    Allo stesso modo, quando Richard è stato informato dell’imminente morte della moglie, sembra che abbia risposto: “Grazie per l’informazione, ma chi mi curerà? Sono costipato da settimane”.

    Wallach tuttavia si dichiara innocente rispetto alle accuse mosse contro di lui.

    Il procuratore ha spiegato che “quando i pompieri sono stati in grado di entrare, le condizioni [dell’appartamento] erano davvero sconvolgenti – c’erano sacchi della spazzatura con cibo così putrido e ammuffito che hanno dovuto farsi spazio tra le borse per raggiungere Valerie che era seduta su una poltrona in una finestra a golfo interamente circondata da immondizia”.

    “Era pallida, aveva difficoltà respiratorie ed era assorta e apatica ai richiami dei paramedici”.

    “Aveva mosche addosso, i suoi denti erano neri e sembrava sovrappeso”.

    “Le hanno fatto indossare una maschera per l’ossigeno, ma rendendosi conto di non poterla muovere da soli hanno chiamato aiuto”.

    “Quando hanno spostato le borse che coprivano le gambe di Valerie, hanno visto che erano gonfie e coperte da una spessa melma marrone”.

    “Il paramedico più esperto, Helen Roose, ha avuto l’impressione che Valerie fosse rimasta seduta sulla stessa sedia per mangiare, urinare e defecare per molto tempo”.

    Secondo un’infermiera, il comportamento del signor Wallach dopo la morte della moglie è stato strano, poiché “non sembrava preoccupato o addolorato per la moglie – sembrava solo essere preoccupato per se stesso”.

    “La condotta del signor Wallach al momento del ritrovamento della moglie è apparsa ai medici e agli altri quella di un uomo preoccupato solo di se stesso e che mostrava totale indifferenza e noncuranza nei confronti della moglie”.

    “Quell’indifferenza, la mancanza di cure è così sorprendente in questo caso da renderlo davvero terribile – e quindi un crimine. E questo crimine è omicidio colposo”.

    La coppia era stata sposata per 15 anni e si era trasferita a Liverpool nel 2003, ma non aveva ricevuto alcuna visita se non da parte dei due figli.

    Il processo è ancora in corso.

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