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    Milano, uccisero padre violento: fratelli condannati in appello bis

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 17 Apr. 2024 alle 18:30 Aggiornato il 17 Apr. 2024 alle 18:32

    Nella giornata di oggi la Corte d’Assise d’appello di Milano ha condannato a 21 di reclusione Alessio Scalamanadrè e a 14 il fratello Simone, confermando la sentenza di primo grado emessa dall’Assise di Genova nel febbraio del 2022.

    I due fratelli, come riporta l’Ansa, sono accusati di avere ucciso il padre Pasquale, che era indagato per maltrattamenti nei confronti della madre, colpendolo diverse volte con un mattarello al culmine di una lite nella loro abitazione a Genova il 10 agosto del 2020.

    La Corte di Cassazione, lo scorso novembre, aveva annullato con rinvio la sentenza di secondo grado emessa dalla Corte d’Assise d’appello genovese, con la quale Alessio era stato condannato a 21 anni, tenendo conto della decisione della Corte Costituzionale che aveva decretato l’illegittimità dell’articolo del Codice Rosso che impediva di far prevalere le attenuanti generiche sulla aggravante di un delitto commesso in ambito famigliare, e del ricorso dei difensori che invocavano l’attenuante della provocazione.

    Era stato accolto infine anche il ricorso della Pg sull’assoluzione di Simone, con l’invito ai giudici milanesi a motivare adeguatamente una eventuale nuova sentenza di assoluzione.

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