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    Milano, caso di variante “delta” in palestra: il contagiato aveva già completato il ciclo vaccinale

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 14 Giu. 2021 alle 11:08 Aggiornato il 14 Giu. 2021 alle 11:15

    Nel focolaio esploso alla palestra “Virgin” di Lambrate, a Milano, durante l’ultima settimana di maggio – dopo la riapertura del 24 – è stato rintracciato un caso di variante “Delta“, ovvero la variante indiana del Covid che risulta più contagiosa, fino ad ora diffusa prevalentemente nel Regno Unito.

    Si tratta di un operatore sanitario che, tra le dieci persone risultate positive e identificate tramite attività di contact tracing, aveva già completato il ciclo vaccinale: l’Ats ha richiesto di “sequenziare” il campione prelevato, ed in laboratorio è emersa la presenza della nuova variante.

    Adesso bisognerà verificare tramite attività di laboratorio se l’intero focolaio è stato provocato dalla “delta”, considerando che anche la Lombardia si trova in una fase calante dell’epidemia e che, dalle prime verifiche, la palestra aveva rispettato i protocolli di sicurezza. Per questo si ritiene probabile che la catena di trasmissione sia stata favorita dalla maggiore contagiosità della variante indiana.

    Ma quello di Lambrate non è il primo segnale di presenza della “delta” in Lombardia, ed ora gli esperti chiedono che si aumenti il sequenziamento per capire e prevenire l’andamento dell’epidemia. “Io non credo che ci libereremo della pandemia in fretta, o perlomeno non sarà più una pandemia, ma che l’attenzione debba permanere sì. La vigilanza dovrà essere attenta e localizzata”, ha detto il sindaco di Milano, Beppe Sala, in occasione di una cerimonia inaugurale.

    DOVE SONO AVVENUTI I CONTAGI

    Al momento sappiamo che la variante indiana è del 60 per cento più trasmissibile di quella inglese ora chiamata Alpha. (Qui il punto sulle varianti, nella rubrica “Parole chiare in medicina”). Oltre che nel Regno Unito – dove sono stati registrati casi di ritorno che rischiano di far slittare la ripartenza prevista per il 21 giugno – la variante Delta è già comparsa anche in Francia e Spagna. L’Agenzia regionale per la Salute della regione francese del Grand Est ha annunciato “piano d’azione immediato” dopo la scoperta di un “cluster della variante Delta (o indiana) a Strasburgo, nell’est della Francia.

    Sono stati “già identificati” quattro casi positivi in seno alla Scuola delle Arti del Reno a Strasburgo, e 43 casi “contatto” che sono in corso di verifica. Sono scattate subito operazioni di vaccinazione mirata che dureranno tutto il weekend, oltre alla chiusura della scuola. In Spagna le autorità sanitarie della regione di Madrid mostrano preoccupazione.

    IL PARERE DELL’OMS

    La buona notizia è che il vaccino della Pfizer/BioNTech riesce a neutralizzare sia la Delta sia e la B.1.525 o Eta, identificata per la prima volta in Nigeria, come indica lo studio pubblicato sulla rivista Nature dai ricercatori dell’Università del Texas di Galveston. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha indicato la Delta come variante preoccupante, da tenere sotto osservazione.

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