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    Milano, il 30enne che ha salvato una turista dallo stupro: “Eravamo circondati, la minacciavano con una bottiglia”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 17 Lug. 2023 alle 11:55

    Milano, il 30enne che ha salvato una turista dallo stupro: “Eravamo circondati, la minacciavano con una bottiglia”

    “Fosse stata sola, cosa le sarebbe successo? L’ennesima violenza sessuale”. Paura a Milano, dove una ragazza danese di 28 anni è stata aggredita mentre rientrava da una serata in discoteca lo scorso venerdì 14 luglio. Con lei si trovava il 30enne Massimiliano Cianci, che è riuscito a salvare entrambi rimediando una frattura al braccio. “Non sono andato nel panico, certo ero molto agitato ma sono pur sempre alto 1 metro e 93 e peso 90 chili. I tizi più vicini a me si sono allontanati, il primo pensiero è stato liberare la ragazza dagli aggressori”, ha raccontato l’uomo al Corriere della Sera.

    I due stavano percorrendo insieme la strada del ritorno all’alba, dopo essersi conosciuti in discoteca. Si sono fermati all’altezza del parco Sempione per cercare un bagno chimico. Due sconosciuti, secondo Cianci stranieri, si sono lanciati sulla ragazza con una bottiglia di vetro in mano, palpeggiandola davanti e dietro, per poi cercare di strapparle la borsa. Intorno anche un paio di persone in bicicletta. “Sono riuscito a riprenderla, non aveva la forza di scappare e mi è rimasta vicino mentre li affrontavo. Quello con la bottiglia ha provato a colpirmi in testa, mancato, quindi gliel’ho strappata ma subito dopo sono scivolato con tutto il peso sul braccio sinistro. Spezzato”, ha detto l’uomo, che lavora nella città meneghina come grafico.

    “Mi sono però rialzato, sempre impugnando la bottiglia, fino a guadagnare l’uscita insieme alla ragazza danese, mi sentivo svenire. Non ci hanno più seguito”, ha aggiunto-

    A chiamare i soccorsi è stata una comitiva di ragazzi. Il 30enne è stato portato al Fatebenefratelli dove era “assalito dai dolori: avambraccio, gomito, spalla, clavicola”. “Lei è stata con me all’ospedale ad asciugarmi le lacrime, è partita il giorno dopo per Copenaghen. Dice che non scorderà mai più il mio volto. Tuttora non riesco a dormire per le fitte, mi operano mercoledì, inseriranno placche e viti. Estate rovinata. Fosse questo il problema”, ha affermato, sottolineando che Milano “non è più una città sicura”.

    “Oltre ad aver fatto denuncia alle forze dell’ordine, ho raccontato l’episodio sui social: mi hanno scritto tante donne, non solo per ringraziarmi, anzi soprattutto per dirmi che anche loro, camminando, sono state avvicinate e molestate da sconosciuti. Sembra la normalità, non più una notizia”, ha proseguito. “Anche se amo Milano mi verrebbe voglia di trasferirmi: ci ero venuto che ero uno studente di fashion design, 11 anni fa. E poi bel finale di soggiorno per una turista, no?”.

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