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    Milano, sette detenuti evasi dal carcere minorile “Beccaria”: due sono stati ripresi

    Di Massimiliano Cassano
    Pubblicato il 26 Dic. 2022 alle 09:35

    Nel pomeriggio di ieri, 25 dicembre, giorno di Natale, sono state appiccate le fiamme all’interno dell’istituto penale per minorenni “Cesare Beccaria” di Milano: sette detenuti sono fuggiti, tre dei quali avevano già compiuto 18 anni, mentre una intera sezione di quattro stanze, con dodici detenuti, è ora inagibile.

    Due dei giovani fuggitici sono stati subito rintracciati dalla polizia, mentre per gli altri cinque sono tuttora in corso le ricerche: avrebbero sfruttato alcuni lavori in corso nella struttura per superare la recinzione e scavalcare il muro di cinta.

    Questa mattina sono attesi nella struttura i vertici del Dipartimento della giustizia minorile di via Arenula, per capire quali falle nella sicurezza abbiano permesso l’evasione di massa e la successiva protesta degli altri detenuti, che hanno appiccato le fiamme ad alcuni materassi rendendo necessario l’intervento dei vigili del fuoco.

    Quattro agenti sono stati portati in ospedale dopo essere rimasti intossicati dal fumo causato dalle fiamme. Per la gravità dell’evasione sono rientrati in servizio tutti gli agenti reperibili.

    E proprio sulla carenza di organico hanno puntato il dito i sindacati di polizia penitenziaria per spiegare l’incidente. Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, si dice “sconcertato” per l’accaduto, mentre Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria, accusa la politica: “Sono in vorticoso aumento i casi d’aggressione agli operatori, di sommosse e, come in questo caso, di evasione. Ciò è evidentemente imputabile a una serie di fattori che vanno dal sostanziale disinteresse della politica prevalente e dei governi alle vicende penitenziarie a scelte poco oculate”.

    Tra queste “l’innalzamento del limite d’età che consente la detenzione nelle strutture minorili, sulle quali si abbatterà anche la scure della legge di bilancio in corso di approvazione con ulteriori tagli”.

    Attualmente pattuglie delle forze dell’ordine presiedono l’area intorno al carcere Beccaria e non consentono l’accesso a nessuno. Fissato un posto di blocco tra via Giovanni Spagliardi e via Ferruccio Parri.

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