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    Migranti, i deputati saliti a bordo della Sea Watch (multati) chiedono l’immunità parlamentare

    Fratoianni attacca: "Reato di solidarietà"

    Di Donato De Sena
    Pubblicato il 25 Lug. 2019 alle 18:36 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:24

    Migranti, deputati della Sea Watch (multati) chiedono l’immunità

    I deputati saliti sulla Sea Watch 3 lo scorso 26 gennaio, Nicola Fratoianni, Riccardo Magi e Stefania Prestigiacomo, chiedono l’immunità parlamentare dopo essere stati multati per essere andati sull’imbarcazione (con a bordo 47 migranti). I tre parlamentari erano andati sulla nave della Ong tedesca Sea Watch sei mesi fa per esercitare la loro funzione di sindacato ispettivo, che è una prerogativa costituzionale. Ora reagiscono alla sanzione rivolgendosi al presidente della Camera.

    Deputati multati per essere saliti sulla Sea Watch

    Fratoianni, deputato di Sinistra Italiana, Magi di +Europa, e Prestigiacomo di Forza Italia, si sono rivolti alla terza carica dello Stato Roberto Fico per far valere l’immunità parlamentare, avendo esercitato la loro funzione di sindacato ispettivo, una prerogativa costituzionale.

    “Multati per il reato di solidarietà. Di questo non posso che essere fiero. Ma la questione è un’altra. Siamo stati multati nell’esercizio delle nostre prerogative costituzionali. E cioè mentre stavamo effettuando una missione ispettiva”, ha affermato Fratoianni. “Per questo – ha proseguito – ci siamo rivolti al presidente della Camera Fico e alla giunta per le autorizzazioni di Montecitorio. Si tratta di garantire la tutela di una prerogativa molto importante”.

    La Sea Watch 3 era bloccata dalle autorità italiane davanti a Siracusa. A bordo della nave c’erano 47 migranti che da una settimana erano stati salvati in acque libiche. L’obiettivo dei tre deputati era quello di verificare la situazione sull’imbarcazione e chiedere lo sbarco di naufraghi e l’equipaggio nel rispetto delle norme internazionali.

    Magi all’Adnkronos ha dichiarato: “Il presidente Fico ha rimandato la questione alla Giunta per le autorizzazioni della Camera, che ci ha chiesto di inviare tutta la documentazione, come i verbali delle sanzioni, e le nostre argomentazioni a supporto del fatto che quella attività rientra in un atto di sindacato ispettivo dei parlamentari”.

    Fratoianni e Magi sono tornati a bordo della Sea Watch anche poche settimane fa, a fine giugno, per incontrare i volontari della Ong ed avere un quadro più chiaro della situazione dopo l’ultimo blocco, quello che ha portato all’indagine a carico della capitana Carola Rackete. Con loro c’erano anche tre parlamentari: l’ex ministro Graziano Delrio, Matteo Orfini e Davide Faraone del Pd.

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