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    Migranti, Berlino a Meloni: “Italia presti velocemente soccorso a navi”. La Farnesina risponde

    Credit: ansa foto
    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 3 Nov. 2022 alle 07:37

    Il governo tedesco chiede che l’Italia presti “rapidamente soccorso” ai 104 minori non accompagnati salvati nel mare Mediterraneo dalla nave Humanity 1 battente bandiera tedesca. È quanto si legge in una lettera di risposta di Berlino alla “nota verbale” con cui il governo italiano il 23 ottobre scorso aveva chiesto di farsi carico dei migranti salvati sulle navi delle Ong che battevano bandiera tedesca e norvegese. La lettera è stata resa nota dalla trasmissione di Rai 3 Il cavallo e la torre.

    Per la Germania, che ribadisce una posizione già espressa in passato e convalidata anche dagli interventi della Corte europea per i diritti dell’uomo e da ripetuti pronunciamenti delle Nazioni Unite, “le organizzazioni civili impegnate nel salvataggio di migranti forniscono un importante contributo a salvataggio di vite umane nel Mediterraneo. Salvare persone in pericolo di vita è la cosa più importante”. Berlino si è messa direttamente in contatto con l’equipaggio e “secondo le informazioni fornite da SOS humanity sulla nave “Humanity One”, battente bandiera tedesca, attualmente ci sono 104 minori non accompagnati, molti di loro hanno bisogno di cure mediche. Abbiamo chiesto al governo italiano di prestare velocemente soccorso”.

    Nei giorni scorsi il Viminale con note verbali alle ambasciate degli Stati di bandiera della “Humanity 1” (Germania) e della “Ocean Viking” di Medici senza frontiere (Norvegia), ha sostenuto che “le condotte delle due navi non sono “in linea con lo spirito delle norme europee e italiane in materia di sicurezza e controllo delle frontiere e di contrasto all’immigrazione illegale”. Aggiungendo che “le condotte, sulla base dell’articolo 19 della Convenzione internazionale delle Nazioni unite sul diritto del mare, saranno valutate ai fini dell’adozione da parte del titolare del Viminale, del divieto di ingresso nelle acque territoriali”. Un divieto che, se avvenisse, vedrebbe il governo Meloni davanti al primo caso diplomatico e con il rischio anche di ricadute giudiziarie. Non è un caso che l’ambasciata tedesca abbia voluto rimarcare la presenza di “104 minori non accompagnati”, molti dei quali “hanno bisogno di cure mediche”.

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