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    Alan Kurdi salva 40 migranti nel Mediterraneo e chiede di attraccare a Lampedusa. Salvini: “I porti restano chiusi”

    L'imbarcazione della Ong tedesca Sea Eye ha soccorso 40 persone. A bordo anche un neonato, due bambini e una donna incinta

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 31 Lug. 2019 alle 13:08 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:24

    Migranti: la nave Alan Kurdi salva 40 persone nel mar Mediterraneo

    La nave Alan Kurdi, della Ong Sea Eye, ha salvato, nella mattinata di mercoledì 31 luglio, 40 migranti, che si trovavano a bordo di un gommone alla deriva nel mar Mediterraneo.

    A comunicarlo è stata la stessa Ong sul proprio profilo Twitter.

    Secondo quanto riferito, tra i migranti tratti in salvo vi sarebbero anche un neonato, due bambini piccoli e due donne, di cui una incinta.

    Subito dopo l’operazione di salvataggio, il portavoce della Sea Eye Gorden Isler ha dichiarato: “Chiederemo alle autorità competenti di assegnarci un porto sicuro. Geograficamente, Lampedusa è il più vicino”.

    “A bordo della Alan Kurdi – continua Isler – ci sono due donne, di cui una incinta, un neonato e bue bambini. Le persone dicono di aver lasciato la città libica di Tagiura nella notte”.

    Secondo quanto riferito dalla Ong, i migranti sulla Alan Kurdi provengono da Nigeria, Costa d’Avorio, Ghana, Mali, Congo e Camerun.

    La richiesta d’ingresso in acque italiane, però, è stata subito respinta dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, il quale ha affermato: “Firmerò il divieto ingresso nelle acque italiane: è una ong tedesca, sappiamo tutti dove possono andare, non certo in Italia”.

    Salvini ha poi aggiunto: “Se la Ong ha davvero a cuore la salute degli immigrati può far rotta verso la Tunisia: se invece pensa di venire in Italia come se niente fosse ha sbagliato ministro”.

    Secondo quanto riferiscono fonti del Viminale, infatti, l’imbarcazione si troverebbe a 30 miglia dalla Libia, 60 dalla Tunisia, 171 da Malta e 127 da Lampedusa.

    Il leader della Lega, poi, è tornato ad attaccare le Ong: “È una provocazione continua, si disobbedisce alle leggi italiani e si attacca nei fatti il governo italiano”.

    “I porti restano chiusi – ha concluso Salvini – Non siamo il campo profughi d’Europa”.

    Poco prima, il vicepremier aveva annunciato via Facebook lo sbarco dei migranti dalla nave della Guardia Costiera Gregoretti, ferma al porto di Augusta dallo scorso 26 luglio.

    A bordo vi erano 116 migranti, di cui 29 con problemi sanitari, che, secondo quanto dichiarato dal ministro dell’Interno, verranno ora redistribuiti.

    “Problema risolto – ha dichiarato Salvini – 5 Paesi europei, Germania, Portogallo, Francia, Lussemburgo, Irlanda e alcune strutture dei vescovi in Italia si faranno carico dei 116 migranti a bordo”.

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