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    Chi era Michelle Causo, la 17enne accoltellata da un coetaneo e ritrovata in un carrello della spesa

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 29 Giu. 2023 alle 11:16 Aggiornato il 29 Giu. 2023 alle 16:18

    Orrore nel quartiere Primavalle di Roma, dove una ragazza di soli 17 anni, Michelle Causo, è stata trovata morta in un carrello della spesa accanto ai cassonetti della spazzatura in via Stefano Borgia. La giovane sarebbe stata accoltellata in varie parti del corpo da un suo coetaneo, che poi avrebbe cercato di disfarsi del cadavere.

    Un 17enne originario dello Sri Lanka è stato a lungo interrogato e arrestato con l’accusa di femminicidio. Il minore avrebbe accoltellato la ragazza, poi l’avrebbe chiusa in un grosso sacco nero di plastica cercando di disfarsi del corpo trasportandolo in un carrello della spesa fino ai cassonetti.

    Smentita dagli inquirenti l’ipotesi che i due fossero sentimentalmente legati e che la vittima fosse incinta. Ma chi era Michelle Causo? Romana, frequentava il liceo psicopedagogico Vittorio Gassman, poco distante dal luogo in cui è stato rinvenuto il suo cadavere. Una giovanissima come tante altre adolescenti della sua età, piena di sogni e di progetti, che sono stati tragicamente spezzati. Era appassionata di musica rap e trap, come Geolier, Sfera Ebbasta e Tony Effe, ma anche Ariana Grande e Selena Gomez.

    Ora l’accusato per il femminicidio di Michelle è in stato di arresto e in attesa di convalida. Sarà l’autopsia a stabili l’ora del decesso e le cause che hanno portato alla morte della 17enne. Ad accorgersi sarebbe stato un passante che ha assistito alla macabra scena e ha subito allertato la polizia: dal carrello infatti gocciolava del sangue. “Ho visto quel ragazzo scendere con un carrello e un bustone nero dei rifiuti da cui cola del liquido – avrebbe detto agli operatori – si sente anche un odore forte”. Il giovane avrebbe tentato di gettare tra i rifiuti il cadavere della vittima, senza riuscirci. Il corpo, dunque, sarebbe rimasto nel carrello vicino al muro di cinta di un parco, poco distante dai cassonetti.

    Gli amici

    “Riposa in pace amica mia, ancora non realizzo, mi chiedevi sempre consigli, parlavamo tutti i giorni e mi hai presentato anche questo schifo di essere umano che ti ha fatto una cosa del genere – scrive sui social una sua amica, Aurora – Non ci credo ancora come da un giorno all’altro tu non ci sia più, non avrò più un tuo messaggio, ma tu avrai ogni mattina il mio come facevi con me”.

    C’è poi chi è molto duro con l’assassino: “E’ un uomo morto. Non sappiamo nulla. L’unica cosa certa è che il killer non avrà una vita facile in galera. E che se esce dopo tre o trent’anni, quando sarà, sarà comunque un uomo morto”, raccontano alcuni amici.

    “Michelle era una ragazza intelligente, un po’ agitata, ma qui in questo quartiere difficile è facile”, spiega un suo compagno di scuola. “Andavamo insieme al liceo psicopedagogico Gassman, qui dietro”, aggiunge. “Era in classe con me, era una ragazza tranquilla, forse un po’ agitata ma come ognuno di noi. Era la classica ragazza di periferia”.

    Anche Vincenzo Lenzoni, preside del Liceo Gassman, è intervenuto sul caso: “La scuola è sconvolta, professori e alunni. Siamo tutti sotto choc per quello che è successo a Michelle. Ho sentito i rappresentanti degli studenti – ha affermato – Siamo tutti d’accordo che per lei organizzeremo una fiaccolata. Una marcia che partirà dalla scuola e sarà in sua memoria e contro la violenza”.

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