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    Messina Denaro, i carabinieri dalle due presunte amanti del boss. Una terza donna si presenta in caserma

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 29 Gen. 2023 alle 08:59 Aggiornato il 29 Gen. 2023 alle 11:14

    Quante persone frequentavano il covo di Matteo Messina Denaro in vico San Vito a Campobello di Mazara? Saranno le analisi sulle impronte e le tracce di Dna a chiarirlo. Che il boss possa avere avuto diversi incontri con almeno due donne, però, è quasi una certezza nelle voci di paese, come riporta il Corriere della Sera.

    L’ex primula rossa d’altronde, si sa, ha sempre avuto un debole per le donne, e nell’appartamento le forze dell’ordine avevano rinvenuto pillole di Viagra e profilattici. Segno evidente del fatto che il boss di persone ne incontrava. Tutti elementi che confermano le ipotesi degli inquirenti di Palermo, compreso il ritrovamento di abiti femminili e una parrucca, escludendo che il boss possa aver usato quegli oggetti per travestirsi.

    Si dice inoltre tra gli abitanti di Campobello di Mazara che il boss avesse in tasca un biglietto con i numeri di telefono di due donne. E in particolare di due donne di Campobello a cui i carabinieri sono già andati a bussare. Secondo quanto riporta il Corriere, si tratterebbe di due cinquantenni, entrambe lavoratrici, ma una dai capelli lunghi e neri, l’altra bionda con i capelli corti.

    La prima ha un’auto di lusso da 70mila euro parcheggiata sotto casa. Alle domande dei giornalisti si è infuriata affacciandosi dal balcone. “Non è stato un regalo di nessuno, l’ha comprata lei un anno fa sfruttando un’occasione, toglietevi dalla testa certe idee”, ha spiegato un familiare. La donna, una piccola imprenditrice, questa settimana è stata vista uscire dalla caserma dei carabinieri di viale Risorgimento accompagnata da un’amica: “È andata a dare qualche chiarimento”, aggiunge il parente.

    “Matteo Messina Denaro era molto più grande di età, però dicevano fosse innamorato pazzo di lei”, racconta ancora al Corriere un’impiegata comunale. “Chissà, magari 30 anni dopo — conclude — lui l’ha rincontrata qui in paese e lei ha deciso di aiutarlo”.

    E spunta anche una terza donna che si sarebbe presentata direttamente in caserma, dove è stata interrogata dai carabinieri del Ros. La donna ha detto di aver frequentato “l’uomo visto in televisione”, secondo quanto riporta Repubblica. Una ricostruzione che pare convincere poco gli inquirenti di Palermo, che intanto hanno perquisito la sua casa.

    In merito alle altre due donne, secondo Repubblica, sarebbero state sentite dai carabinieri come “persone informate sui fatti”, ma potrebbero non aver avuto particolari contatti con il boss. Possibile che dietro le diverse segnalazioni che stanno arrivando agli inquirenti, possano nascondersi anche piccole ritorsioni personali e vendette di paese.

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