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    Mattarella scrive al Papa: “Le limitazioni rendono il Natale più autentico”

    Credit: Ansa

    La lettera del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Papa Francesco in occasione del suo 84esimo compleanno

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 17 Dic. 2020 alle 16:34 Aggiornato il 17 Dic. 2020 alle 16:41

    Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato una lettera a Papa Francesco in occasione del suo 84esimo compleanno. Dopo gli auguri a Bergoglio, il capo dello Stato scrive alcune considerazioni sulla pandemia di Covid-19 in corso in Italia e nel mondo e sul periodo delle festività natalizie che ci attende.

    “Il Natale ormai alle porte”, scrive Mattarella al pontefice, “sarà celebrato in circostante del tutto particolari. Pur nel disagio che esse possono comportare, tali limitazioni dischiudono un richiamo agli aspetti più autentici ed essenziali di questa festa e del suo universale messaggio di fratellanza e di pace”.

    La lettera di Mattarella a Papa Francesco

    “Santità, nel giorno del Suo ottantaquattresimo compleanno voglia accogliere i più fervidi auguri che ho il piacere di porgerLe a nome del popolo italiano, unitamente ai miei sinceri voti di benessere spirituale e personale”, scrive il presidente della Repubblica. “Migliaia di donne e di uomini hanno vissuto nel corso dell’anno che volge al termine – e continuano a sperimentare al momento presente – il dramma della pandemia e delle sue gravissime ricadute sanitarie, economiche e sociali”.

    Mattarella sottolinea che è stato “un anno di incertezze, talvolta financo di angosciose paure, che hanno scosso nel profondo le abitudini, le consolidate sicurezze e le prospettive di futuro sulle quali innumerevoli nostri concittadini costruiscono la loro quotidianità personale e familiare. Ad alcuno, tuttavia, è mai venuta meno la vicinanza partecipe e solidale di Vostra Santità. Persone di fedi diverse – o che non ne professano alcuna – nei momenti della prova e della solitudine hanno potuto costantemente avvertire il sostegno e l’incoraggiamento del Papa. I cattolici, in particolare, hanno trovato consolazione e speranza nella salda certezza della Sua generosa preghiera”.

    “Su questo drammatico sfondo”, prosegue la missiva, “si è stagliato ancor più luminoso e alto l’invito a una “fraternità aperta” e all’amicizia sociale che Vostra Santità ha formulato nella terza lettera enciclica del Suo Pontificato. All’intera Comunità internazionale, come anche alla coscienza individuale, Ella ha consegnato un appello esigente al senso di responsabilità che ciascun uomo e ciascuna donna sono chiamati ad avvertire ed esercitare nei confronti degli altri, soprattutto se deboli, poveri, minacciati od oppressi”.

    “Il Natale ormai alle porte”, conclude il capo dello Stato, “in vista del quale desidero farLe pervenire sentiti e affettuosi auguri, sarà celebrato in circostanze del tutto particolari. Pur nel disagio che esse possono comportare, tali limitazioni dischiudono un richiamo agli aspetti più autentici ed essenziali di questa festa e del suo universale messaggio di fratellanza e di pace. Un messaggio, Padre Santo, di cui quest’anno le nostre comunità avvertono ancor più acutamente il bisogno”.

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