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    La sommelier dell’olio Marina Roma a TPI: “Così promuovo le bellezze e i prodotti enogastronomici della Puglia”

    Marina Roma
    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 28 Lug. 2022 alle 15:11

    Promuovere le bellezze e i prodotti enogastronomici della Puglia in maniera innovativa e professionale, creando fertili sinergie tra le aziende e i consumatori, valorizzando in particolare l’olio extravergine d’oliva. Questo l’impegno di Marina Roma, sommelier e assaggiatrice d’olio EVO. “La mia attività, attraverso la pagina Instagram e il sito Tu in Puglia (Qui il profilo), nasce come forma di turismo esperienziale, per raccontare il territorio e promuoverne le bellezze”, racconta a TPI. “Facciamo delle proposte esperienziali, come delle escursioni tra gli ulivi millenari, alle quali si abbina la degustazione di olio extravergine di oliva. Il mio obiettivo è quello di essere la voce del territorio”.

    “Questa parte della Puglia, chiamata la terra degli ulivi, ha la più alta presenza di ulivi secolari e millenari. Nel corso degli anni, dopo gli studi, mi sono poi specializzata nel turismo enogastronomico. Il mio approccio al racconto del territorio si basa sulla “heritage interpretation”, cioè l’interpretazione dell’ambiente circostante cercando di diventare la voce del territorio stesso”, ci spiega Marina Roma. “Si può dire quindi che promuovo le eccellenze locali raccontandole”.

    Negli ultimi anni si comincia a parlare di olio-turismo, anche se ancora c’è molto da fare. In campo enogastronomico l’olio EVO è relegato in un angolo, non compare neppure all’interno di questa definizione, mentre invece, sottolinea Roma, “è il principe della tavola”. “Tra le mie attività c’è anche quella di diventare il volto dell’azienda che vuole proporsi a livello turistico e far conoscere i propri prodotti. Faccio quindi da tramite tra il produttore e il consumatore o l’intenditore”.

    “Inoltre organizzo delle EVO experience, cioè eventi in location come delle masserie, attraverso le quali faccio anche delle degustazioni di prodotti tipici. Un modo per far conoscere nuovi prodotti”. “Molti mi definiscono l’ambasciatrice dell’olio extravergine in Puglia – ci rivela la sommelier – ma preferisco definirmi un’oleonauta digitale, perché mi piace viaggiare nelle eccellenze del territorio italiano”.

    Eppure come detto l’olio è ancora spesso relegato in un angolo della cucina. “Redigo anche le carte degli oli, che però non capita mai di ricevere quando si va al ristorante, a differenza di quella dei vini. Sarebbe invece un modo per valorizzare il piatto, perché a seconda della portata ci sono oli diversi che si possono utilizzare”.

    Come fare per dare all’olio extravergine d’oliva la centralità che merita e ancora non ha? “Bisogna affidarsi a professionisti che siano in grado di trasmettere e curare la cultura dell’olio, e non solo la coltura. Stiamo parlando di un prodotto che non ha bisogno di trasformazioni o aggiustamenti, a differenza del vino”. Qualcosa per fortuna inizia a muoversi. “Stanno nascendo anche delle Accademie per rendere consapevoli chef, privati e ristoratori per conoscere il mondo dell’olio EVO. Il turismo olio-gastronomico, conclude Marina Roma, potrà essere un volano per costruire sinergie nel territorio prima inesistenti, ad esempio avvicinando le aziende agricole al mondo turistico, affidandosi a dei professionisti”.

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