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    Decreto Sicurezza Bis, a Montecitorio la manifestazione della Rete Restiamo Umani

    Credit: Anna Ditta

    Davanti alla Camera dei deputati un'assemblea contro il provvedimento definito "razzista e antidemocratico"

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 15 Lug. 2019 alle 14:20 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:25

    Manifestazione Decreto Sicurezza Bis Montecitorio | Rete Restiamo Umani

    Si è tenuta oggi, lunedì 15 luglio, una manifestazione contro il decreto sicurezza bis organizzata a Montecitorio dalla Rete Restiamo Umani.

    La manifestazione è iniziata alle ore 16 con un’assemblea contro il provvedimento definito “razzista e antidemocratico”, perché “prende di mira le fondamentali libertà democratiche, attaccando le pratiche solidali e negando i diritti di chi scappa da guerre, povertà e crisi ambientali” (qui cosa prevede il decreto punto per punto).

    Il presidio si è tenuto nello stesso giorno dello sgombero dell’ex scuola occupata a via Cardinal Capranica, nel quartiere romano di Primavalle, e molte delle realtà sociali che si sono opposte allo sgombero sono tornate in piazza a Montecitorio nel pomeriggio.

    Secondo la Rete Restiamo Umani, in caso di approvazione, il decreto sicurezza bis “potrebbe condurre a una pericolosa deriva securitaria, limitando fortemente diritti minimi costituzionalmente tutelati”.

    Quattro, in particolare, i punti contestati: la criminalizzazione delle Ong che salvano i migranti in mare, il trasferimento di ulteriori competenze in materia di favoreggiamento dell’immigrazione “irregolare” alle procure distrettuali, con l’ammissione di mezzi di indagine più invasivi, la previsione di accordi bilateriali per la riammissione di soggetti nei paesi terzi, come la Libia, l”inasprimento delle pene per chi manifesta ed esprime il dissenso durante una pubblica manifestazione.

    La Rete Restiamo Umani ha lanciato già da alcune settimane una mobilitazione permanente in piazza dell’Esquilino, come gesto solidale rispetto alle Ong che salvano migranti nel Mediterraneo, contro le quali è in atto la politica dei “porti chiusi” voluta dal ministro dell’Interno Matteo Salvini.

    L’inizio della discussione in Aula sul decreto sicurezza bis, inizialmente prevista per il 15 luglio, è stata spostata al prossimo 22 luglio. L’obiettivo della maggioranza è di licenziare il decreto entro giovedì per poi trasmetterlo al Senato.

    Credit: Anna Ditta

    “Questa richiesta è evidentemente un espediente per poter poi, dati i tempi limitati per l’approvazione del Decreto Bis, porre la fiducia in sede di votazione, evitando così il dibattito parlamentare ed eludendo, ancora una volta, il processo democratico”, scrive la Rete Restiamo Umani sul suo profilo Facebook. “Nonostante tale cambiamento, confermiamo la nostra presenza lunedì 15 luglio a piazza Montecitorio e invitiamo nuovamente alla più larga e plurale partecipazione. Una settimana non cambia i contenuti del Decreto bis né cambia le nostre posizioni!”.

    Dopo alcuni giorni di stallo, il 12 luglio è stato trovato l’accordo tra Lega e M5S sul provvedimento.

    “Vittoria su tutta la linea!”, è l’esultanza di Salvini. “Grazie all’insistenza della Lega, sono stati riammessi tutti gli emendamenti a favore di Polizia e Vigili del Fuoco al Decreto Sicurezza: buono pasto, ore di straordinario, vestiario e uniformi, manutenzione di caserme, nuove sedi. Dalle parole ai fatti”.

    Manifestazione decreto sicurezza bis | L’appello della Rete Restiamo Umani

    “Facciamo appello alle reti cittadine, alle realtà sociali, alle associazioni e alle singole persone, a tutta la società civile affinché insieme, lunedì prossimo, anche Piazza Montecitorio sia piena, così come successo in Piazza dell’Esquilino durante queste ultime due settimane di mobilitazione permanente, in solidarietà alla disobbedienza civile dell’equipaggio della Sea Watch 3 e degl* attivist* di Mediterranea Saving Humans, capaci di forzare il blocco inumano e illegale imposto dal Viminale”, scrive sui social la Rete Restiamo Umani.

    “Attiviamoci insieme in questo percorso per contrastare le politiche razziste del governo Lega-5Stelle, per fermare i naufragi, per aprire i porti ai migranti, per difendere i diritti di ognuno di noi e per ribadire che non si può criminalizzare chi salva vite umane. Perché alle parole di odio di Salvini e alla strategia politica costruita sulla pelle di chi, ogni giorno, cerca di sopravvivere al mare e di oltrepassare le frontiere, si può rispondere costruendo legami di solidarietà e umanità. Per salvarci tutt* e non lasciare indietro nessun*”.

    “È questo il momento di incontrarci, di scendere in piazza e non limitarsi all’indignazione virtuale”, si conclude il comunicato. “Abbiamo una responsabilità storica in questo momento e non siamo disposti a fare un passo indietro”.

    Il sindacato di polizia contro Salvini: “Il decreto sicurezza bis criminalizza dissenso e immigrazione”
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