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    Listeria, ottantenne mangia wurstel crudi e muore: è il quarto caso in Italia

    Di Massimiliano Cassano
    Pubblicato il 4 Ott. 2022 alle 11:25

    Ha mangiato alcuni wurstel di pollo crudi ed è morto dopo essersi ammalato di meningite da listeria monocytogenes: un ottantenne di Alessandria, deceduto lo scorso 29 settembre, sarebbe l’ennesima vittima della malattia in Italia. Sul caso, che rischia di diventare una vera e propria emergenza, si muovono le istituzioni: per chiarire la vicenda sono al lavoro il Ministero della salute, la direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione, l’ASL, i carabinieri del NAS e la procura di Alessandria. Dalle prime indagini risulta che i wurstel acquistati dall’uomo fossero prodotti da una grande azienda alimentare: i rilievi effettuati presso uno stabilimento di produzione della compagnia hanno riscontrato la presenza del batterio. Prima del caso di Alessandria – del quale dà notizia Repubblica – tra il dicembre 2021 e il giugno 2022 erano morte altre tre persone per lo stesso motivo, in Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna.

    Il batterio che causa la malattia spesso fatale è definito “ubiquitario”, vale a dire che può essere presente nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione: può contaminare alimenti che vengono consumati senza una previa cottura come latte, verdura, formaggi molli, e insaccati poco stagionati. Si può trovare anche nelle carni che non vengono cotte a dovere. L’ottantenne è stato ricoverato d’urgenza all’Ospedale di Alessandria il 25 settembre. Le sue condizioni sarebbero peggiorate rapidamente anche a causa dell’età, fino al decesso. L’infezione da Listeria monocytogenes interessa maggiormente i soggetti fragili, come anziani, neonati, persone immunodepresse e donne incinte. Tutti i dettagli sull’infezione da batterio Listeria monocytogenes – Listeriosi – sono riportati sul sito del Ministero della Salute, che avvisa come il batterio “non sopravvive alla cottura”, anche se “può contaminare i cibi già cotti” durante il tempo di conservazione. “Perciò – si legge – dobbiamo assicurare la separazione tra i diversi tipi di prodotti: crudi in fase di preparazione, crudi pronti per il consumo e cotti pronti per il consumo”.

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