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    Limbiate, annullato il pool party dedicato alle donne musulmane: “Contrario alla nostra politica”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 4 Lug. 2023 alle 10:59

    Limbiate, annullato il pool party dedicato alle donne musulmane

    È stato annullato il pool party dedicato alle donne musulmane che si sarebbe dovuto tenere il prossimo 8 luglio alle Piscine Al Gabbiano di Limbiate, in Brianza.

    Ad ufficializzare la decisione sono stati i gestori dell’impianto attraverso una nota: “Date le polemiche mediatiche nate in questi giorni, siamo a chiarire i fatti comunicando che non è in programma nessun evento per il giorno sabato 8 luglio 2023 e per dissociarci dalle voci riguardanti il ‘sequestro’ del telefoni e lo spegnimento delle videocamere di sorveglianza, assolutamente fuori dalle nostre intenzioni”.

    “L’idea era nata dal semplice fatto di affittare la nostra location, che è aperta a tutti, a un privato, che può essere chiunque, italiano, straniero o di qualsiasi etnia e religione, che avrebbe poi invitato ospiti a sua scelta, in questo caso donne della medesima religione per trascorrere una giornata esclusiva”.

    A scatenare le polemiche era stata una locandina del Bahja Pool Party, la società che aveva organizzato l’evento, in cui si specificava che sarebbe stato “assolutamente vietato fare foto e video e non ci saranno telecamere di sorveglianza” per tutelare la privacy delle partecipanti.

    Il pool party era stato duramente criticato da alcuni esponenti della Lega, tra cui il segretario Matteo Salvini, il quale aveva parlato di “segregazione e di allontanamento dalla società italiana”.

    Subito dopo la notizia della cancellazione dell’evento, il vicepremier ha esultato sui social sottolinenando la “vittoria della Lega e di chi ha appoggiato la nostra battaglia di civiltà, e del buonsenso”.

    Tra le esponenti del Carroccio che più si sono battute contro l’evento c’è l’europarlamentare Isabella Tovaglieri, che aveva citato il pool party di Limbiate come esempio di “islamizzazione a cui l’Europa si sta lentamente piegando” aggiungendo anche che “non possiamo più accettare l’alibi della discriminazione e dell’integrazione difficile quando sono gli stessi immigrati musulmani a volersi isolare dalla società in cui hanno scelto di vivere perpetuando usi e costumi incompatibili con i nostri che stridono con le conquiste e con i diritti faticosamente raggiunti dalle donne in Occidente”.

    La stessa Tovaglieri ha commentato sul suo profilo Facebook la decisione di annullare l’evento scrivendo: “Ringrazio i titolari della piscina di Limbiate per aver preso una decisione di buonsenso, che non ostacola l’integrazione”.

    “In Italia non può esserci spazio per iniziative che, spacciate per private, rischiano di diffondere una cultura della segregazione. Quanto accaduto conferma che evidentemente le nostre perplessità non erano del tutto infondate, anzi” ha aggiunto Tovaglieri.

    L’europarlamentare ha quindi concluso: “Noi siamo per la libertà, per tutti: sono certa che ci sarà modo di dare vita a feste in piscina a cui tutti possano partecipare, all’insegna della reale integrazione, senza limitazioni, senza preclusioni, senza autoemarginarsi”.

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