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    Lega, Pillon contro Morisi: “Non mi è mai piaciuto, certe cose le sapevano tutti”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 28 Set. 2021 alle 11:52

    Lega, Pillon contro Morisi: “Non mi è mai piaciuto, certe cose le sapevano tutti”

    “Sono disgustato dalla schifezza mediatica che condanna le persone senza che ci sia un giudice o un tribunale a farlo, prima che sia un giudice a provare qualsiasi cosa”. Sono le parole con cui Matteo Salvini oggi è tornato a difendere uno dei suoi principali collaboratori, travolto da uno scandalo che rischia di dividere la Lega.

    La notizia dell’indagine per una vicenda legata all’uso di droghe a carico di Luca Morisi, considerato l’artefice della macchina propagandistica sui social del leader della Lega, nota come “La Bestia”, ha subito spinto Salvini a esprimere solidarietà a vicinanza a quello che ha definito come “un amico” che ha commesso “un errore che non ti aspetti”. “Su di me potrai contare. Sempre” ha scritto ieri su Facebook. “Luca ha fatto male a se stesso più che ad altri”.

    Tuttavia all’interno della Lega non tutti sembrano pensarla così. In un’intervista a Il Foglio, il senatore Simone Pillon, noto per le sue posizioni tradizionaliste e la sua opposizione al disegno di legge Zan contro l’omotransfobia, ha parlato dello scandalo come una “bella notizia per la Lega”.

    “A me questo Morisi non è mai piaciuto. Mai. Poi mi ha sempre fatto la guerra, ora capisco tante cose”, ha detto Pillon, affermando che “la giustizia divina ha fatto il suo corso”. Un tipo diverso di giustizia rispetto a quella a cui aveva fatto riferimento il segretario del suo partito. “In un Paese civile prima di condannare qualcuno, prima di sputtanare qualcuno, si aspetta che sia la giustizia a fare il suo corso”, ha detto Salvini su Telelombardia. “E faccio un esempio. Per mesi le prime pagine dei giornali hanno parlato dei fondi russi, Salvini ha preso i soldi dalla Russia, scandali, inchieste intercettazioni. E il risultato dopo anni di infamie: zero”.

    Secondo Pillon invece lo scandalo che ha travolto Morisi non dovrebbe sorprendere “viste le note attitudini del personaggio”. “Adesso capisco quando a Verona, al congresso mondiale della famiglia, Morisi si mise di traverso. Non voleva che Matteo vi partecipasse, diceva che era divisivo, poco conveniente politicamente”, ha detto Pillon nell’intervista, lamentandosi del fatto che Morisi “non mi mandava mai in tv”. “Per me è una brutta notizia per l’uomo e pregherò per lui nonostante la guerra che mi ha sempre fatto, ma magari è una bella notizia per la Lega”. Pillon ha anche sostenuto di conoscere tutti i gay del suo partito. “Tra Camera e Senato non bastano due mani per contarli”, ha dichiarato il senatore leghista, già condannato per diffamazione dopo aver definito i membri di un’associazione Lgbt “adescatori di minorenni”.

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