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    Lampedusa al collasso, nell’hotspot ci sono oltre 4mila migranti. Il prefetto: “Non è umanitario insistere su sbarchi”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 27 Ago. 2023 alle 09:05

    Lampedusa al collasso, nell’hotspot ci sono oltre 4mila migranti

    Lampedusa è al collasso: nell’hotspot di contrada Imbriacola, infatti, al momento vi sono circa 4mila migranti. E gli sbarchi non accennano a diminuire.

    Mentre alcune grandi navi vengono dirottate su altri porti, come quello di Genova, il prefetto di Agrigento Filippo Romano lancia un appello alle Ong affinché non portino altri migranti sull’isola: “Il messaggio che è importante che le Ong comprendano è che non farle attraccare a Lampedusa non significa voler fare loro un danno o creargli ulteriori problemi. Significa soltanto che Lampedusa ora, come anche nel recente passato, non è assolutamente in grado di ricevere altri profughi. Significa dire con chiarezza che portare ulteriori persone implica un trattamento non adeguato”.

    “Spero dal profondo che tutte le Ong rispettino le indicazioni dei porti date dalle autorità italiane. Le norme danno spazio a interpretazioni diverse solo quando davvero esistono seri e reali problemi di incolumità delle persone. Le forzature creano criticità a volte molto serie. Lampedusa al momento non può accogliere se non poche unità finché non saranno, in giornata e domani, condotti in altri luoghi di accoglienza gli oltre 3000 arrivi delle ultime 36 ore” ha invece dichiarato il questore di Agrigento, Emanuele Ricifari.

    Il vicepremier e ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Matteo Salvini, invece, ha invocato nuovi decreti sicurezza già a settembre.

    “Ritengo che sia necessario un nuovo decreto sicurezza già a settembre, perché l’Italia non può essere punto d’arrivo dei migranti di mezzo mondo” ha dichiarato il segretario della Lega.

    Salvini, poi, ha aggiunto: “Da ministro, per aver bloccato e quasi azzerato gli sbarchi, ho vinto diversi processi. E il 15 settembre sarò a processo a Palermo. Dopo tante chiacchiere e chiacchiere, l’Europa deve svegliarsi, deve aiutarci, perché i confini italiani sono confini d’Europa. Lampedusa, Ventimiglia o Trieste non sono confini italiani: sono confini europei. Siccome l’Italia ogni anno manda miliardi di euro a Bruxelles, la difesa dei confini italiani deve essere una priorità europea. E ad oggi purtroppo non lo è stata, siamo sempre stati soli”.

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