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    La promessa di Letta: “Approveremo la legge sulla cittadinanza e il ddl Zan”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 13 Set. 2021 alle 08:07 Aggiornato il 13 Set. 2021 alle 08:16

    La promessa di Letta: “Approveremo la legge sulla cittadinanza e il ddl Zan”

    Il segretario del Partito democratico Enrico Letta ha promesso che saranno approvate nuove leggi sui diritti civili entro la fine della legislatura, in scadenza nel 2023, trovando la ferma opposizione del segretario della Lega, Matteo Salvini.

    “Le nuove battaglie sui diritti troveranno risultati”, ha detto ieri Letta durante la festa dell’Unità di Bologna. “Arriveremo all’approvazione finale del ddl Zan e vogliamo usare un anno e mezzo di legislatura per non ripetere l’errore che facemmo alla fine della scorsa legislatura di non varare una nuova legge sulla cittadinanza”. Dopo le Olimpiadi terminate ad agosto, Letta ha rilanciato il tema dello ius soli, il principio per cui la cittadinanza si acquisisce per il fatto di essere nati in Italia, proponendo che chi, come alcuni degli atleti che hanno rappresentato l’Italia ai Giochi, è nato, cresciuto e ha fatto la scuola in Italia possa essere considerato cittadino.

    “Ius soli e ddl Zan non hanno alcuna speranza di passare in parlamento ed Enrico Letta lo sa benissimo”, è stata la risposta di Salvini. “Le priorità per gli italiani sono salute, lavoro e pensioni. Ius soli e ddl Zan sono tra le ultime preoccupazioni dei cittadini italiani e stranieri regolarmente presenti nel nostro Paese”, ha aggiunto. “Se Letta vuole creare problemi continui così e i problemi li troverà”.

    Nel suo intervento ieri, Letta ha toccato anche il tema dei vaccini e del green pass, un altro dei temi sensibili per la Lega, che assieme al Pd sostiene il governo di Mario Draghi. “Dobbiamo completare la campagna vaccinale per rendere il nostro paese completamente libero. Senza i 10 milioni che mancano all’appello non ce la faremo contro le variante. Da qui la nostra comunità dà un messaggio al paese: il vaccino è libertà e questa parola libertà, che è stata usata a sproposito troppe volte, è libertà di andare a scuola, lavorare, guadagnare, viaggiare. Chi non si vuole vaccinare è contro l’altrui libertà e non può essere premiato. Chi è ambiguo su Green pass e vaccinazioni è contro la salute degli italiani ed è contro le imprese e i lavoratori”.

    Letta ha anche specificato che il Pd intende sostenere il governo Draghi fino alla fine della legislatura. “Noi sosteniamo questo governo in modo leale e vogliamo che il governo Draghi duri fino alla scadenza naturale della legislatura e attui un programma fatto di riforme che era troppo tempo che non si riuscivano a fare”, ha detto, respingendo implicitamente l’ipotesi di un’elezione di Draghi a presidente della Repubblica.

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