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    Ivan Orfei: “La tigre che mi ha aggredito voleva solo giocare, ho sbagliato a girarmi di scatto”

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 30 Dic. 2022 alle 13:46 Aggiornato il 30 Dic. 2022 alle 13:47

    “Mio figlio è in buone condizioni, i medici lo tengono sotto controllo ma siamo tutti tranquilli perché ritornerà qui da noi a breve”: stando alle parole rassicuranti della madre Denise, migliorano le condizioni di salute di Ivan Orfei, 31enne domatore appartenente alla nota dinastia circense.

    Nella serata di ieri, durante uno spettacolo del circo “Amedeo Orfei” nei pressi di Surbo, a pochi chilometri da Lecce, è stato aggredito da una tigre di fronte a 200 spettatori.

    “È stato un mio errore. Mi sono posizionato di spalle girandomi di scatto ma l’animale in quel momento voleva giocare”, la sua dichiarazione riportata da Repubblica. Così, in una frazione di secondo, è avvenuta l’aggressione.

    La tigre che gli è saltata addosso “è quella più giocherellona di tutte e che richiede le maggiori attenzioni”, afferma mamma Denise. L’animale è stato messo in isolamento, verrà sottoposto ad analisi veterinarie.

    Per quanto riguarda il 31enne domatore, fondamentale è stata la tempestività dei soccorsi: è stato condotto in codice rosso all’Ospedale Vito Fazzi, dove è ancora ricoverato per alcune ferite profonde al collo e a una gamba.

    L’aggressione ha impressionato il pubblico presente al circo, diverse persone si sono allontanate di corsa dopo quegli attimi drammatici. “Abbiamo abbandonato in tutta fretta la nostra postazione – racconta il genitore di due ragazzini – perché ci siamo subito resi conto della gravità dell’accaduto. E sinceramente non era una scena a cui volevo far assistere i miei figli. Ad ogni modo spero con tutto il cuore che il domatore stia bene”.

    Non sono dello stesso avviso diversi utenti social, che si sono invece scagliati contro Ivan Orfei per difendere la tigre. “Attaccare questo ragazzo – dice Enrico Perretti, amministratore del circo “Città di Roma” – o pregare per la sua morte mi sembra ingiusto e vergognoso perché non si conoscono i rischi e la passione che animano chi fa il domatore. Il mestiere del circense comporta determinati rischi. E poi uccidono più i cani dei felini ma noi non sopprimiamo le tigri. Sono i cani che vengono eliminati”.

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