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    iPantellas, aggredito lo youtuber Jacopo Malnati a Varese: “Hanno tentato di uccidermi”

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 18 Nov. 2022 alle 16:08

    Ha rischiato la vita Jacopo Malnati, popolare youtuber degli iPantellas, dopo aver subito una rapina a Varese. Sui social il 32enne ha raccontato l’agghiacciante aggressione e si è fatto vedere col volto tumefatto, pieno di lividi e ferite che ancora sanguinano, gli occhi gonfi dalle botte. “Ho subito una rapina e un tentato omicidio da due ragazzi mentre ero appena salito in macchina – spiega Malnati in una storia su Instagram – Mi hanno puntato la pistola alla tempia e hanno provato ad uccidermi, strangolandomi per derubarmi, io ho combattuto con tutte le forze e sono riuscito a suonare ripetutamente il clacson per attirare l’attenzione, poi con la pistola mi hanno colpito al viso per poi fuggire”.

    “Io sto bene, a parte un po’ di punti, ma sono molto spaventato. Mi spiace vivere in un mondo cosi…Non mi meritavo questa aggressione. Spero che i due ragazzi rifletteranno a lungo su quello che hanno fatto perché se fossi morto (e vi assicuro che mancava davvero pochissimo) si sarebbero devastate anche le loro vite”, sottolinea ancora nel suo post.

    Il giovane stava salendo sulla propria auto, parcheggiata a Varese nel quartiere di San Fermo, quando è stato sorpreso alle spalle. Due persone armate di pistola lo avrebbero raggiunto al termine di una serata, intorno alle 22.30, mentre stava rincasando. L’avrebbero successivamente colpito col calcio dell’arma e stretto il collo, per poi fuggire subito dopo.

    A dare la notizia è anche il socio del gruppo iPantellas Daniel Marangiolo, sempre attraverso una storia Instagram. “Jacopo ha subito una rapina mentre saliva sulla propria auto”, scrive. “Hanno cercato di strangolarlo, dopo avergli puntato una pistola alla tempia per rubargli il telefono e l’orologio. Per fortuna è riuscito a reagire e a salvarsi, mettendo in fuga i due. Mi dispiace dire che i due aggressori erano giovani. Siamo accorsi immediatamente e ora siamo qui con lui. Sta bene, anche se lo spavento è stato indescrivibile. Speriamo che episodi del genere non si verifichino più, e che la polizia trovi i responsabili”.

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