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    Latina, insegnante aggredita dai suoi studenti per una sfida online e poi sospesa per accuse di molestie sessuali

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 9 Mag. 2023 alle 09:24 Aggiornato il 9 Mag. 2023 alle 09:24

    Spinta dai suoi studenti per una sfida da postare online, portata in barella in ospedale e al suo rientro a scuola accusata di molestie sessuali dalla madre di un suo studente: una professoressa 52enne del liceo scientifico G.B. Grassi di Latina ha presentato una denuncia in Procura difendendosi dalle voci sul suo conto. “Non ho mai assunto atteggiamenti sbagliati e non ci sto a dovermi tenere un’accusa tanto infamante quanto falsa”, dice la donna citata da Repubblica.

    Per evitare che possa arrecare “turbamento e pregiudizio” ai ragazzi e ledere l’immagine della scuola, l’insegnante – precaria da 10 anni – è anche stata costretta a lasciare il lavoro: “Ero in classe quando è entrato il vice preside e mi ha detto di andar via”. Tutto ha inizio il 30 settembre scorso, appena una settimana dopo aver preso servizio come insegnante di sostegno. All’uscita da scuola uno studente, spinto da un compagno, le finisce addosso facendole male all’addome. “I due ragazzi non mi hanno dato spiegazioni, erano aggressivi e il dirigente scolastico mi ha detto che si era trattato solo di un incidente”, ha sostenuto la prof nella denuncia depositata in questura. L’insegnante è stata all’ospedale “Goretti” di Latina, si è poi recata al Campus Biomedico a Roma, e ha perso per due volte conoscenza. Tornata a scuola ha scoperto che non si era trattato di un incidente, ma di un gesto di cyberbullismo.

    Il caso è finito sul tavolo Procura di Latina e di quella per i minori di Roma. Gli investigatori si stanno concentrando su 5 ragazzi, tra i 16 e i 17 anni: chi l’ha fatta cadere, chi l’ha filmata e chi ha condiviso quel video. Come se non bastasse, la madre di uno degli studenti l’ha accusata di “molestie verbali a carattere esplicitamente sessuale”. Ora la prof è senza lavoro. Il preside Vincenzo Lifranchi assicura: “Si tratta di episodi diversi e non correlati. Sono dispiaciuto, ma atti e fatti sviluppatisi nel tempo non mi hanno consentito di fare altro”.

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