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    La Sabina è in fiamme: parchi devastati dagli incendi e residenti senz’acqua

    Di Paola Corradini
    Pubblicato il 17 Ago. 2021 alle 11:03

    Come tante regioni italiane, anche la provincia di Rieti è stretta nella morsa degli incendi che dai primi giorni del mese stanno impegnando Vigili del Fuoco, Protezione Civile regionale e Carabinieri forestali oltre a centinaia di volontari. Un agosto difficile, soprattutto nell’ultima settimana, non soltanto per i soccorritori ma anche per i cittadini che hanno visto e vedono ancora oggi le loro abitazioni minacciate dal fuoco che avanza.

    In dieci giorni oltre 320 le ore di volo degli elicotteri regionali impegnati nell’attività antincendio. Un’escalation che ha portato, venerdì scorso, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti a firmare la dichiarazione dello stato di calamità naturale sull’intero territorio regionale per la grave recrudescenza degli incendi di questi ultimi giorni. Giovedì mattina uno di vastissime dimensioni è divampato nel comune di Fara Sabina sul Monte San Martino con le fiamme che in poche ore hanno distrutto l’intera vegetazione e raggiunto poi le case, costringendo il sindaco Roberta Cuneo ad evacuare alcune famiglie in via precauzionale.

    L’incendio, di cui è ormai accertata l’origine dolosa, sembra con almeno tre inneschi, è divampato in località Quattro Venti per poi raggiungere Monte San Martino e il bosco vicino all’abbazia di Farfa. Ci sono voluti due giorni per domare le fiamme che hanno raggiunto le frazioni di Prime Case e Pomonte. Uno scenario apocalittico quello che si è presentato agli occhi dei residenti, anche a chilometri di distanza. A Coltodino è piovuta cenere per tutta la notte.

    I cittadini sono scesi in strada per lavorare a fianco di vigili del fuoco e protezione civile bagnando le strade ed i fossi e cercando di spegnere i focolai più piccoli con i trattori. I canadair non sono potuti intervenire perché impegnati a domare gli incendi in Sicilia come ha spiegato alla popolazione il capo della protezione civile regionale Carmelo Tulumello. Dopo 48 ore di lavoro incessante le fiamme sono state fermate ed è rimasto solo un paesaggio desolato. “È ormai evidente l’origine dolosa dell’incendio divampato giovedì – ha detto il primo cittadino Roberta Cuneo – ed ora confidiamo nelle indagini dell’Arma forestale, perché venga assicurata alla giustizia la mano criminale che ha portato a questo scempio.

    Dopo la paura, la rabbia e il dolore per la devastazione, dobbiamo iniziare a guardare alla ricostruzione. E’ già in cantiere un progetto per il rimboschimento del Monte Acuziano, dove si trovano i resti dell’abbazia di San Martino, che dovrà prevedere anche la creazione di una fascia tagliafuoco e nuovi sentieri che possano consentire alle squadre di terra di controllare e gestire la propagazione del fuoco”. Se a Fara Sabina si lavora per riparare i danni, a Fiamignano, comune del Cicolano, si combatte da più di 24 ore contro le fiamme che stanno divorando il Monte Serra con ettari di verde andati in fumo ed elicotteri che fanno la spola per domare l’incendio supportati dalle squadre di terra. Oggi le fiamme hanno raggiunto la vetta.

    Successivamente è entrato in azione anche un Canadair affiancato da un elicottero della Protezione Civile regionale. “Purtroppo oggi è toccato alla pineta della Serra di Fiamignano e il danno è enorme. Mi giungono voci relative a ritardi nell’intervento soprattutto aereo, ma sono sicuro che chi ha avuto il compito di coordinare le operazioni saprà dare le doverose spiegazioni” a parlare il presidente della Provincia di Rieti, Mariano Calisse che definisce il “contesto difficile vista l’emergenza estesa e un ringraziamento va a vigili e volontari che continuano a lavorare rischiando la vita. Vicinanza massima a tutta la comunità di Fiamignano che perde sicuramente tanto in ambito ambientale e naturalistico”.

    Pozzaglia, Fara Sabina, Fiamignano, Montopoli in Sabina dove il fuoco ha distrutto gran parte della vegetazione e lasciato i residenti senza acqua e luce visto che le fiamme hanno causato danni all’acquedotto con i tubi completamente squagliati e alla linea telefonica, con i cavi della fibra ottica completamente distrutti.

    L’emergenza continua e, mentre a Fiamignano si lotta contro le fiamme, nella tarda mattinata di oggi è scoppiato un vasto incendio a Capena, comune alle porte di Roma, sulla provinciale Tiberina. Spinte dal vento, le fiamme sono arrivate vicino al centro abitato, lambendo i quartieri attorno alla chiesa della Madonna delle Grazie. Decine le famiglie evacuate in via precauzionale. Sul posto sono ancora al lavoro uomini e mezzi di Vigili del fuoco, Protezione civile, Carabinieri forestali e guardie ambientali.

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