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    In Europa una donna su dieci ha già subito violenze informatiche all’età di 15 anni: perché combattere la violenza di genere on-line

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 22 Nov. 2022 alle 17:47

    In Europa una donna su dieci ha già subito violenze informatiche all’età di 15 anni, sette donne su dieci sono state attaccate attraverso cyberstalking e hanno subìto almeno una forma di violenza fisica o sessuale da parte di un partner intimo: sono alcuni dei dati raccolti dall’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (European Institute for Gender Equality).

    Non solo, il report “Lo stato dello stalkerware 2021” di Kaspersky afferma che nel 2021 611 utenti italiane dei sistemi di sicurezza IT dell’azienda sono state spiate o controllate senza il loro consenso, con l’Italia al secondo posto, dopo la Germania, nella classifica dei paesi più colpiti a livello europeo. Membri della Coalition against Stalkerware stimano che la cifra potrebbe essere almeno di 30 volte più alta.

    Allo stesso modo, il 71% degli autori di violenza domestica controlla il computer della partner e il 54% ne traccia i cellulari con software appositi. Combattere queste forme di violenza di genere on-line è l’obiettivo del progetto “DeStalk” che riunisce cinque partner europei – European Network for the Work with Perpetrators of Domestic Violence, Fundación Blanquerna, Kaspersky, “Una Casa per l’Uomo” di Treviso e Regione del Veneto – in collaborazione con la Coalition Against Stalkerware, con l’intento di avviare in Italia la prima campagna di sensibilizzazione coinvolgendo la rete dei centri antiviolenza D.i.Re. e la rete dei centri per uomini autori di violenza di genere Relive.

    Nei racconti che le donne fanno alle operatrici dei centri antiviolenza, è possibile rintracciare segnali d’allarme o indicatori di rischio riconducibili a varie forme di violenza digitale. Per ogni segnale/indicatore abbiamo specificato il pericolo e la forma di cyberviolenza connessa.

    In ognuno di questi casi il consiglio giusto da dare a una donna che subisce o ha il dubbio di poter subire violenza digitale è quello di contattare il Centro Antiviolenza più vicino cercando a questo link (centri della rete DiRe aderente al progetto e appositamente formata) o chiamando il numero di pubblica utilità anti violenza e stalking 1522.

    Ecco alcuni esempi:

    I dati della cyberviolenza di genere:

    ● 49-89 miliardi: Costo annuale in € della cyberviolenza di genere in Europa
    (costi legali, sanitari, diminuzione della qualità di vita, minore partecipazione al
    mercato del lavoro, minore produttività, minore introito fiscale dello stato)
    Fonte: Ricerca Parlamento Europeo EPRS 2021
    ● 100%: Casi di violenza rilevati da UK National Stalking Helpline che riguardano
    anche qualche forma di stalking digitale
    Fonte: Report “Unmasking Stalking: A Changing Landscape”
    ● 51%: donne vittime di diffusione non consensuale di immagini che hanno istinti
    suicidi
    Fonte: Cyber Civil Rights Initiative
    Citato in EIGE
    ● 77%: donne che hanno subìto molestie online e che hanno anche subìto almeno
    una forma di violenza fisica e/o sessuale da parte di un partner intimo
    Fonte: EIGE
    ● 25%: percentuale delle donne intervistate da Amnesty International che hanno
    subìto minacce di violenza sessuale, violenza fisica, istigazione al suicidio e morte
    su Twitter
    Fonte: Report Toxic Twitter di Amnesty International
    ● oltre 50%: la percentuale delle donne nella fascia 15-25 intervistate che ha
    dichiarato di aver subito abusi online e cyberstalking e di aver ricevuto messaggi
    o immagini esplicite
    Fonte: Plan International (2020), “Free to be online? A report on girls’ and young
    women’s experiences of online harassment”

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