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    Ilaria Salis, il padre: “Dal governo solo no, lei resterà in cella”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 5 Feb. 2024 alle 18:44

    Ilaria Salis, il padre: “Dal governo solo no, lei resterà in cella”

    “È andata molto peggio di quanto ci aspettassimo, non vediamo nessuna azione che possa alleviare la situazione di mia figlia. Siamo stati lasciati soli”. Lo ha detto Roberto Salis, il padre della 39enne antifascista in carcere in Ungheria, dopo gli incontri con i ministri degli Esteri e della Giustizia Antonio Tajani e Carlo Nordio. “Abbiamo chiesto due cose, i domiciliari in Italia o in alternativa in ambasciata in Ungheria e entrambe ci sono state negate. Credo che mia figlia resterà ancora per molto tempo in carcere e la vedremo ancora in catene ai processi”, ha dichiarato ai giornalisti all’uscita del ministero della Giustizia.

    “Ho incontrato in maniera riservata il padre di Ilaria Salis”, accompagnato dal legale, “ed è stato un incontro privato e cordiale”, ha spiegato Tajani in conferenza stampa. Quello che fa l’Italia sulla vicenda, ha proseguito il capo della Farnesina, “è noto e non c’è nulla da aggiungere, continuiamo a impegnarci affinché possa essere rispettata la normativa comunitaria in materia di diritti dei detenuti, continuiamo in questa direzione e quello che abbiamo fatto continueremo a farlo”.

    Secondo il vice ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, “non possiamo ingerirci nel sistema giudiziario di un altro paese per reati compiuti da un nostro cittadino sul suolo di quel paese. Vale per l’Italia verso l’Ungheria, ma varrebbe ovviamente anche il contrario”. “Per Ilaria Salis abbiamo l’obbligo di spingere su dialogo e collaborazione affinché possa ottenere un provvedimento di arresti domiciliari in Ungheria per poi portarla in Italia. Questo è possibile anche dando rassicurazioni sull’esecuzione della misura: per esempio siamo in grado di attestare che il braccialetto elettronico utilizzato in Italia è perfettamente in condizione di garantire la sicurezza della custodia domiciliare”, ha detto Sisto a Tagadà.

    Schlein: ‘Il governo si è mosso solo quando ha visto catene e guinzaglio’

    “È importante che il parlamento europeo discuta oggi della lesione dei diritti fondamentali e della dignità di Ilaria Salis, ed è importante che lo faccia perché non è solo una cittadina italiana manche una cittadina europea”. Lo ha detto la segretaria del Partito democratico Elly Schlein, a margine del flash mob del Socialisti Ue per la cittadina italiana detenuta in Ungheria. “Il Pe ha sempre preso sul serio i principi dello stato di diritto, che valgono anche l’Ungheria di Orbàn. Peccato che non sembra essersene accorta Giorgia Meloni, che ci attacca dal Giappone. Deve essere il fuso orario, perché ci ha detto che ‘se siamo più bravi noi possiamo occuparcene noi’ e si dimentica che al governo c’è lei. Il paese aspetta risposte da lei, del loro sdegno del loro dolore, della sorpresa di cui ha parlato il ministro Nordio ieri Ilaria Salis non se ne fa nulla”, ha aggiunto.

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