Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Cronaca

    Il Castello delle Cerimonie confiscato per abusivismo edilizio: tramonta l’impero della famiglia Polese

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 16 Feb. 2024 alle 16:36

    iventa esecutiva, con una sentenza della Corte di Cassazione emessa ieri, la confisca del ‘Castello delle Cerimonie’, noto anche come ‘La Sonrisa’, grande struttura ricettiva che si trova a Sant’Antonio Abbate, nel Napoletano, diventata molto conosciuta al pubblico come ‘location’ di una nota serie tv andata in onda su Real Time e dedicata ai festeggiamenti per i matrimoni e altre ricorrenze.

    La Suprema Corte, oltre a rendere esecutiva la parte della sentenza inerente la confisca, ha anche sancito la prescrizione dei reati contestati agli indagati. La vicenda giudiziaria della ‘Sonrisa’ è iniziata nel 2011: gli inquirenti contestarono una lunga serie di abusi edilizi realizzati, secondo le indagini, a partire dal 1979, su un’area ampia oltre 40mila metri quadri.

    La confisca interessa gli immobili e i terreni su cui sorge la struttura ricettiva, che saranno acquisiti nel patrimonio immobiliare del Comune di Sant’Antonio Abate. Con la sentenza del tribunale di Torre Annunziata (Napoli), emessa nel 2016, venne condannata a un anno di reclusione (pena sospesa) Rita Greco, defunta moglie del “Boss delle Cerimonie” Tobia Antonio Polese, e per Agostino Polese, suo fratello, che ricopriva la carica di amministratore della società. La vicenda giudiziaria aveva avuto inizio nel 2011 e, secondo l’ipotesi dell’accusa, La Sonrisa sarebbe il frutto di una serie di abusi edilizi perpetrati su tutta l’area di oltre 40mila metri quadri a partire dagli anni’80.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version