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    Ucraina, ambasciatore Sessa verso Orsini: “In Russia una persona che ragiona così l’avrebbero già messa in un manicomio criminale”

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 8 Apr. 2022 alle 07:50 Aggiornato il 8 Apr. 2022 alle 08:01

    L’ambasciatore Sessa contro il Prof. Orsini: “In Russia una persona che ragiona in questo modo l’avrebbero già messa e fatta sparire in un manicomio criminale”. Il professore Alessandro Orsini è ospite in studio a “Piazzapulita” con l’ambasciatore Riccardo Sessa e, nel corso della puntata di giovedì 7 aprile, è con lui che la discussione si infuoca.


    Poco prima dello scontro il conduttore Corrado Formigli intervista il numero due della Nato, il sottosegretario Mircea Geona che cerca di spiegare quale sia la forza reale dell’esercito russo in Ucraina. “Il livello delle forze russe non è quello dell’Armata Rossa di un tempo – evidenzia – Non sono mai state impegnate seriamente come lo sono in Ucraina, alla prova del fuoco hanno mostrato lacune mostruose”.

    “La Nato ha fatto cose gravissime”, dice Orsini. “Quando il Papa dice siete pazzi, siccome ormai si dice qualunque cosa: Di Maio dice che Putin è un animale, Biden dice che Putin è un macellaio, allora io penso di poter dire che il segretario generale della Nato è un pazzo. E’ un pazzo – esclama Orsini – I Paesi che stanno sostenendo l’Ucraina si coordinano segretamente attraverso la Nato, è la Nato che è dentro questa brutta storia. Il signore che Formigli ha intervistato poco ha detto un sacco di menzogne”.

    “Se vogliamo capire cosa sta accadendo – prosegue Orsini – dobbiamo capire che l’Italia sta agli Stati Uniti come la Bielorussia sta alla Russia. Quindi super potenze che comandano stati satellite che non hanno autonomia”. E ricorda che in Italia ci sono 13 mila soldati americani e 120 basi della Nato più quelle segrete. Formigli lo incalza, vuole sapere quale siano le menzogne della Nato. “Non ho capito qual è la menzogna perché ho sentito delle valutazioni” gli ripete più volte, Il prof. ribatte: “Io ora le sto facendo vedere il processo di costruzione sociale della menzogna da parte della Nato. Nel campo della sicurezza internazionale l’Italia non ha nessuna autonomia: la prosecuzione di questa guerra farà bene agli Stati Uniti ma non a noi, perché distruggerà la nostra economia”. L’ambasciatore allora sbotta e cerca di spiegare che la propaganda è solo la sua ma che è libero di parlare perché è nato dalla parte giusta del mondo al contrario dei disgraziati ucraini: “Se parlasse così in Russia la chiuderebbero in un manicomio criminale” sentenzia l’ambasciatore.

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