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    Gratteri: “In Italia decadimento culturale: il modello dei ragazzi è il cafone con il Suv, vedono i docenti come sfigati”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 8 Nov. 2023 alle 20:11

    Gratteri: “In Italia decadimento culturale: il modello dei ragazzi è il cafone con il Suv, vedono i docenti come sfigati”

    “In Italia ho visto un decadimento culturale, perché i governi non hanno voluto investire nell’istruzione, e non si arriva alla cultura se i ragazzi non si applicano sulle materie base della vita a scuola”. È l’allarme lanciato da Nicola Gratteri durante l’evento Etica, legalità, economia, organizzato da Intesa San Paolo. Il procuratore di Napoli, ha sottolineato che le mafie “sono un problema culturale”. “Quando parlo in scuola ai ragazzi, parlo di soldi, non di morale ed etica”, ha aggiunto. “Si è perdenti quando si parla di morale, si deve dire quanto guadagna un panettiere o un corriere di droga”.

    “Un corriere”, ha spiegato, “per portare una partita di droga a Milano incassa 1500 euro e rischia 5 anni di carcere, un idraulico rischia al massimo di non essere pagato in tempo. Oggi i ragazzi, grazie al consumismo di multinazionale, vedono i docenti come sfigati, il loro modello è il cafone con il Suv da 100 mila euro, quello è il modello vincente”.

    Secondo Gratteri non è necessario inviare i magistrati alle scuole per passare “due ore” con gli studenti. “Serve agli studenti trascorrere una ‘giornata della legalità’, passare delle ore in un luogo dove parlare con i tossicodipendenti, ad esempio, per capire come siano arrivati lì. Questo bisogna fare, non parlare con i filosofi che dicono che la marijuana non fa male. Portiamo i giovani a parlare con gli anziani abbandonati, facciamo capire ai genitori che non si può fare, come avviene oggi, che persone di 45 anni fanno la movida lasciando i figli a casa da soli davanti ai videogame”, ha evidenziato.

    il magistrato ha anche raccontato un episodio avvenuto in Inghilterra: “Un professore a Londra”, ha ricordato, “l’ho ascoltato spiegare che l’importante non è da dove arrivano i soldi ma che servano per soddisfare il cliente della banca. Io mi sono scandalizzato che ai ragazzi di 20 anni si insegni questo, perché se cominci quella strada tra 20 anni sarai diventato un mostro, un riciclatore di professione, in Italia diventeresti facilmente colpevole di un concorso esterno in associazione mafiosa”.

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