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    Giulia Cecchettin, l’analisi dei Ris sull’auto di Turetta: “Sedili pieni di sangue, forse l’ha uccisa nell’abitacolo”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 10 Gen. 2024 alle 13:08

    Giulia Cecchettin, l’analisi dei Ris sull’auto di Filippo Turetta

    Giulia Cecchettin potrebbe essere stata uccisa da Filippo Turetta sui sedili posteriori della Fiat Punto di colore nera di proprietà dell’assassino: è quanto farebbero pensare i primi accertamenti dei Ris di Parma sulla vettura del 22enne.

    Le analisi, infatti, hanno rivelato numerose macchie di sangue, in particolar modo sui sedili posteriori dell’auto. Ora, sarà necessaria la cosiddetta “bloodstain pattern analysis” per capire se si tratta di schizzi e, quindi, se le coltellate che hanno provocato la morte della ragazza siano state inferte all’interno dell’abitacolo così come ipotizzano gli investigatori.

    Ulteriori accertamenti verranno fatti sui due coltelli sequestrati, quello senza manico ritrovato sul luogo della prima aggressione e l’altro ritrovato nell’auto di Turetta, ritenuto l’arma del delitto.

    Secondo l’autopsia effettuata sulla ragazza, Giulia Cecchettin è morta dissanguata a causa di una profonda ferita al collo. In tutto, la 22enne ha ricevuto oltre venti fendenti ma la gran parte sono superficiali.

    L’aggressione è avvenuta in due fasi: la prima in un parcheggio a Vigonovo, a pochi metri dall’abitazione di Giulia. La seconda a Fossò, in una zona industriale distante una decina di chilometri dal luogo della prima aggressione.

    Qui, una telecamera di videosorveglianza ha ripreso Turetta inseguire e colpire Giulia Cecchettin, che era scesa dall’auto provando una disperata fuga, per poi caricarla sui sedili posteriori dell’auto. È in questo momento che, secondo gli inquirenti, Turetta potrebbe aver inferto le lesioni fatali a Giulia.

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