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    Il giudice del processo Salvini si fa aprire il ristorante in zona arancione: beccato da Le Iene

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 17 Feb. 2021 alle 07:50

    Il giudice del tribunale di Catania Nunzio Sarpietro, gup del caso Gregoretti è stato sorpreso dalla troupe del programma Le Iene a mangiare in un ristorante di Roma, quando il Lazio era ancora ancora in fascia arancione e i ristoranti dovevano essere chiusi. È il 28 gennaio e Sarpietro è nella Capitale per sentire l’ex premier Giuseppe Conte sul caso Gregoretti che vede indagato il leader della Lega, Matteo Salvini, sul quale proprio Sarpietro dovrà decidere se mandarlo a processo oppure no.

    Le Iene Filippo Roma e Marco Occhipinti sorprendono il giudice al ristorante con la figlia e il compagno. Gli inviati del programma cult di Italia 1 hanno seguito il giudice e hanno scoperto che si è recato in un noto ristorante a base di pesce a Roma. Peccato che a Roma quel giorno fosse in zona arancione e, come prevede il Dpcm, nelle città in zona arancione non è permesso andare a pranzo fuori né a pranzo né a cena.

    Nel servizio de Le Iene andato in onda nella serata di martedì 16 febbraio, si vede come il giudice tenti di giustificarsi:
    Giudice: “Guardi io sono qua con mia figlia…”
    Iena: “Stare con la figlia le permette di non rispettare la legge?”
    Giudice: “L’unico posto in cui potevo stare con lei in un momento tranquillo e non è minimamente, non c’è niente guardi…”
    Iena: “Non è grave che un uomo di legge sia il primo a non rispettare la legge?”
    Giudice: “No non è un rispetto della legge e se c’è una contravvenzione la pago…”
    Iena: “Lei in questo momento sta rispettando la legge oppure no?”
    Giudice: “Io in questo momento sto violando un regolamento che è un elemento ulteriore. Di cose gravi ce ne sono ben altre. Ritengo che sia super sicuro e che sia una situazione in cui non ci sia assolutamente niente di particolarmente grave”
    Iena: “Un comportamento del genere secondo lei è rispettoso verso verso quei ristoranti che rimangono chiusi e quei cittadini che rinunciano ad andare al ristorante?”
    Giudice: “Ho sbagliato lo ammetto, confesso, ma questo non porta nessun tipo di problema su come uno fa il magistrato mi creda. Ho fatto la violazione, ok? Tutto qua. Hanno fatto questa cortesia perché c’è mia figlia, ma non credo che sia niente di drammatico, dai!”

    Il giudice – alla vista dell’inviato della trasmissione – appare evidentemente in imbarazzo e tenta di giustificarsi spiegando che si trova in quel ristorante a pranzo perché era l’unico modo per passare del tempo in compagnia della figlia. Solo alla fine Sarpietro ammetterà di aver violato il Dpcm: “Ho sbagliato, confesso, ma questo non comporta nessun tipo di problema su come uno fa il magistrato. Mi faccia la multa”. Disperato invece il ristoratore visto che tra multa (da 4mila euro) e opinione pubblica che certamente condannerà, il conto sarà ben più salato dei 200 euro incassati dal pranzo “illegale” del giudice: “Lo sai come mi hanno prenotato? Come promessa di matrimonio. La figlia si sta per sposare, che ne so io. Tre persone, le ho messe dentro», spiega il patron di Chinappi a Le Iene.

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