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    Gita di classe in Trentino con escursione nei boschi, i genitori preoccupati dopo il caso dell’orsa Jj4: “Non è prudente”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 22 Apr. 2023 alle 13:11 Aggiornato il 22 Apr. 2023 alle 13:11

    Tra pochi giorni gli studenti dell’istituto Marie Curie di Cernusco sul Naviglio partiranno per una gita di tre giorni in Val di Non, durante la quale faranno orienteering, ossia esplorazione in sicurezza di un territorio inesplorato. Il viaggio preoccupa però alcuni genitori, in allarme per la recente aggressione avvenuta in Trentino ai danni del runner Andrea Papi, morto dopo essere stato attaccato dall’orsa Jj4. “La gita non deve essere cancellata, è la prima dopo la pandemia ed è giusto che i nostri figli possano vivere questa esperienza, ma alla luce di quanto accaduto sarebbe opportuno pensare a un’altra attività”, spiega Antonietta Ciarmoli, madre di una studentessa 15 enne, citata da Repubblica.

    “La Val di Non – prosegue – è vicina alla Val di Sole, area in cui si è verificato l’incidente, e l’orienteering prevede che i ragazzi si spostino per nel bosco a coppie di due, non è prudente”. Gli stessi ragazzi potrebbero intimorirsi: “Ora dicono di non aver paura e di voler andare lo stesso, ma una volta nel bosco potrebbero realizzare di non essere tranquilli e non godersi l’esperienza della gita”. Il preside dell’istituto, Umberto Pesce, ha risposto ai genitori preoccupati con una circolare in cui ribadisce che il territorio in cui saranno impegnate le classi “essendo in Val di Non e non in Val di Sole” è interessato “con probabilità bassissima dalla presenza di animali pericolosi”, per questo “i comandanti degli enti preposti alla sicurezza del territorio hanno escluso fattori di rischio significativi”.

    È infatti “assolutamente improbabile – si legge ancora – che si possano determinare aggressioni nelle ore diurne rispetto a gruppi di persone che manifestano in maniera evidente la loro presenza. Per di più gli studenti saranno monitorati da docenti e istruttori e non si troveranno mai isolati nei boschi”. Molti sono rimasti scettici, Pesce ha comunque precisato che la partecipazione all’orienteering “non è obbligatoria”. Non prendervi parte implicherebbe per gli studenti però trascorrere l’intera gita in hotel.

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