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    La giocatrice di basket difende il suo allenatore: “Non c’è stato nessuno schiaffo, avevo sbagliato un tiro”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 24 Mag. 2022 alle 12:08

    La giocatrice di basket difende il suo allenatore: “Nessuno schiaffo”

    “Non c’è stato alcuno schiaffo”: lo dichiara Benedetta Aghilarre, la giocatrice di basket che sui social difende il suo allenatore, Luciano Bongiorno, finito al centro delle polemiche per aver rifilato uno schiaffo alla giovane dopo un tiro sbagliato.

    Il gesto, definito “deplorevole” dalla Basket Roma, la società in cui militano allenatore e giocatrice, era stato commentando anche dal diretto interessato che si era scusato per l’accaduto sottolinenando di non avere nessuna intenzione di voler colpire la giocatrice, ma di averle dato una pacca sulla coda dei capelli per “spronarla”.

    Ora, dopo le polemiche scoppiate sui social, è la stessa ragazza a difendere il suo allenatore. “Sono la giocatrice protagonista del video che sta purtroppo spopolando in tutta Italia – ha scritto Benedetta Aghilarre sul suo profilo Instagram – potrei tranquillamente dire che non è successo niente, perché per me così è stato, ma ‘niente’ non a tutti basta”.

    “Era la fine del secondo quarto della finale 3-4 di Serie B, quando ho sbagliato un tiro da sotto il canestro e mentre tornavamo in difesa abbiamo preso una tripla sulla sirena. Il mio allenatore aveva subito capito che stavo andando in down, così ha deciso di riaccendermi dandomi una scossa” ha aggiunto la giocatrice.

    “Mi ha dato una pacca sulla coda, e niente di più. Non c’è stato nessun ‘ceffone’ e nessuno ‘schiaffo’, una semplicissima pacca che non ha minimamente sfiorato il mio corpo. È facilissimo prendere un titolo e affiancarlo a un video sgranato e senza contesto. Il mio allenatore mi conosce da 12 anni, mi ha insegnato il basket e anche a vivere. Pensate che è anche stato il mio maestro alle elementari. Mi stringo forte a Luciano perché il bene vince su tutto”.

    Anche la madre della giocatrice, Patrizia Pacifici, si è schierata al fianco dell’allenatore: “Conosciamo Luciano da quando aveva 6 anni, età in cui ha iniziato l’attività di minibasket, abbiamo un ottimo rapporto e lui per mia figlia è come un secondo papà. Alla fine della partita con Luciano ci siamo confrontati su quanto accaduto convenendo che non sono gesti belli da vedere, e possono essere fraintesi da chi non conosce il rapporto che c’è tra di noi. Preciso anche, essendo stata presente all’incontro, che non è stato un ceffone ma una pacca sulla coda”.

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