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    Foggia, sassaiola contro migranti che andavano al lavoro: due feriti

    Il luogo in cui è avvenuta la sassaiola contro i migranti, Foggia, 16 luglio 2019. Colpiti da un lancio di pietre mentre si recavano a lavoro nei campi. ANSA/ FRANCO CAUTILLO
    Di Marta Facchini
    Pubblicato il 16 Lug. 2019 alle 15:30 Aggiornato il 17 Lug. 2019 alle 16:27

    A Foggia una sassaiola contro i migranti, feriti mentre andavano al lavoro

    Le pietre sono state lanciate da un auto in corsa e hanno colpito due ragazzi in bicicletta, mentre stavano andando a lavorare nei campi. L’episodio, denunciato dal segretario generale della Flai Cgil di Foggia Daniele Iacovelli, è avvenuto ieri, lunedì 15 luglio, in via Manfredonia alla periferia di Foggia. Un ragazzo senegalese, trentatrenne, e un ragazzo della Guinea Bissau, 26enne, hanno riportato un trauma cranico e due ferite, considerate guaribili in cinque e sette giorni.

    Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i migranti, entrambi braccianti agricoli, sono stati affiancati da una vettura scura con a bordo alcune persone, probabilmente italiani. Poi, è partita la sassaiola. I lavoratori hanno denunciato l’aggressione ai carabinieri che, oggi martedì 16 luglio, si sono recati nell’ex fabbrica di DauniaLat, nella periferia pugliese, per ascoltare le vittime. Sono in corso le procedure di verifica delle immagini di sorveglianza della zona.

    “Non sono andato al lavoro, ho paura di trovare ancora quei ragazzi”, ha raccontato una delle persone aggredite.

    “Il clima di odio è fomentato anche da azioni di forze politicheche fanno della discriminazione razziale verso gli immigrati, che vivono e lavorano in questa provincia, l’unico impegno politico concreto, dimenticandosi delle difficoltà che i cittadini vivono ogni giorno, addossando qualsiasi responsabilità alla presenza di persone extracomunitarie”, è stato il commento della Flai Cgil di Foggia.

    La testimonianza. “Stavo andando al lavoro quando ho visto tre ragazzi. Stavano raccogliendo alcune pietre. Li ho visti perché stavo passando per strada ma non avevo capito cosa volevano fare. Hanno fatto un giro e hanno preso via Manfredonia dove ci stava dirigendo. Erano le cinque di mattina, stavo andando a lavorare in bicicletta in campagna. La prendo ogni giorno perché non ho il motorino né la macchina”, racconta uno dei ragazzi aggrediti. La testimonianza è stata raccolta ai microfoni di AIIMS, un’associazione nata nell’aprile 2019 da migranti provenienti da diversi parti della provincia di Foggia.

    “Hanno lanciato le pietre e mi hanno colpito in testa”, ha proseguito. “Poi ho sentito un compagno, che mi ha aiutato a chiamare il pronto soccorso”.

    L’occupazione della Basilica di Bari. Il Coordinamento dei lavoratori agricoli USB di Foggia oggi ha occupato la Basilica di San Nicola a Bari come segno di protesta contro le condizioni di lavoro cui sono sottoposti i braccianti in Capitanata. Il gesto “si inserisce nel più ampio percorso di lotta dei braccianti che vivono nei ghetti del territorio foggiano”, ha spiegato il sindacato in una nota firmata da Aboubakar Soumahoro.

    “Una lotta contro l’indifferenza della Regione Puglia e del Governo gialloverde che cerca di trasformare una questione sociale in una questione di pubblica sicurezza. Nelle campagne del foggiano si continua con l’attacco alle ‘baracche’, per radere al suolo i campi dei braccianti senza una soluzione alternativa”, si legge nella nota, in cui si chiede un incontro con il vescovo e soluzioni abitative.

    “Da troppo tempo si attendono risposte e l’avvio di un tavolo regionale sui temi dell’agricoltura e del bracciantato, si chiedono incontri alle istituzioni regionali, in primis al presidente Emiliano, ma finora nulla si è concretizzato. Siamo, quindi, costretti a compiere azioni altamente simboliche”, spiegano ancora, “con l’auspicio di incontrare le autorità ecclesiastiche della città capoluogo”.

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