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    Il no vax e no green pass Fabio Tuiach positivo al Covid: “Colpa degli idranti usati dalla polizia”

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 25 Ott. 2021 alle 19:44

    “Qualche giorno fa ero davanti agli idranti e sono rimasto tutto il giorno fuori bagnato. Credo che con la temperatura di Trieste a fine ottobre è impossibile non prendere un malanno in questi casi e infatti sono stato subito positivo al tampone di farmacia dopo la febbre e domani c’è quello ufficiale”. A scriverlo su Facebook è Fabio Tuiach, ex consigliere comunale di Trieste in quota Lega (e successivamente con Forza Nuova), tra i protagonisti della protesta dei portuali No Green pass, risultato positivo al Covid-19.

    Secondo il manifestante, che è a casa con 38 di febbre, il contagio non dipenderebbe dalla possibile diffusione tra la folla di manifestanti — quasi tutti senza mascherina, irrispettosi del distanziamento e spesso abbracciati o occupati in sessioni di meditazione e preghiera, talvolta tenendosi per mano – ma per colpa degli idranti della polizia.

    Tuiach ha aggiunto: “Per me il Covid esiste solo nelle menti delle persone ipnotizzate ma ugualmente sto prendendo degli anti infiammatori e delle vitamine e lascio il vaccino sperimentale agli ipocondriaci senza Dio. Il Covid è una truffa ma con la Tachipirina e la vigile attesa qualcuno può finire all’ospedale ma chi ha fatto il siero magico lo difenderà sempre anche davanti all’evidenza. Finalmente ho preso questa terribile influenza, accidenti che paura”.

    “Il Covid l’ho preso a causa del freddo dopo gli ettolitri d’acqua degli idranti della polizia che ci sono arrivati addosso lunedì scorso durante la protesta. Sfido chiunque a non prendere qualcosa con questa temperatura d’ottobre”.

    In malattia Tuiach, dopo aver scioperato, risulta però da martedì 19 ottobre, ancora prima quindi dei sintomi da Covid. E da quel giorno il portuale è comunque sceso a protestare altre volte in piazza. Sicuramente mercoledì 20 ottobre, come testimonia un video. “Ufficialmente ero in malattia. Se sono stato in piazza, l’ho fatto non negli orari in cui non avevo l’obbligo di restare a casa, sono stato quindi corretto”, conferma il diretto interessato.

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