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    ESCLUSIVO – La misteriosa morte del carabiniere Sergio Ragno: TPI pubblica audio e documenti inediti

    Sergio Ragno

    Alcune registrazioni documentano i possibili depistaggi messi in atto sulla morte del carabiniere, cui non è mai stato riconosciuto lo status di vittima del dovere. L'inchiesta completa sul prossimo numero del settimanale di The Post Internazionale, in edicola da venerdì 14 ottobre

    Di Pietro Mecarozzi
    Pubblicato il 12 Ott. 2022 alle 16:15

    Sergio è un carabiniere in servizio presso la stazione di Borgognissanti di Firenze. Il 17 giugno 2004, a 24 anni, muore dopo un incidente stradale nella zona del parco della Cascine, a Firenze. Poco prima della tragedia, aveva chiuso bruscamente una telefonata con la madre perché impegnato “in un’operazione importante” all’inseguimento di uno spacciatore, insieme ad altri cinque colleghi.

    Ma per l’Arma dei Carabinieri non è andata così: al momento dell’incidente Sergio non stava svolgendo alcuna operazione e si trovava in quel posto per conto proprio e la presenza nella zona adiacente all’incidente degli altri cinque colleghi è stata del tutto occasionale. Le indagini sulla sua morte sono state archiviate dopo circa sei mesi, portando con sé dubbi e misteri, e questo ha fatto sì che non gli fosse mai riconosciuto lo status di “vittima del dovere”.

    Attualmente il dossier si trova sulle scrivanie di molte procure. TPI ha potuto studiare le deposizioni di quasi un ventennio di processi, e ascoltare audio inediti sui possibili depistaggi messi in atto per evitare che si scoprisse la verità.

    Sono due i file  audio che TPI pubblica in esclusiva. Il primo registra uno scambio di battute fra la Centrale operativa e un agente che si trovava sul luogo dell’incidente, poco dopo il decesso di Ragno: «Mi vergogno a dirtelo», si difende l’operatore dalla caserma, «ma il tuo Tenente mi ha detto se vai a controllare nella tasca di Ragno se c’è il tesserino». La voce dell’agente risponde che tutti gli effetti personali della vittima sono stati presi dall’allora tenente colonnello Paolo Carra, oggi Generale di divisione.

    Il secondo è una chiacchierata tra due Carabinieri anch’essi di stanza a Firenze. Commentando l’incidente, i due elencano i colleghi presenti sul luogo al momento dell’incidente, interrogandosi sul perché si trovassero lì. I carabinieri tagliano le frasi a metà, forse frenati dal fatto che è una linea telefonica soggetta a registrazione.

    L’operatore della Centrale operativa, però, si lascia scappare un commento non casuale: «Ho subito mangiato la foglia», dice all’altro, in quanto i colleghi di Ragno presenti alle Cascine durante l’incidente «mi hanno detto di mandare subito un’ambulanza, ché c’è stato un incidente stradale», senza però specificare che la vittima era proprio un carabiniere. Perché? Sergio Ragno quel giorno non è stato identificato come carabiniere in servizio, ma come un agente fuori servizio lì per caso.

    I documenti

    Verbali con interrogatori e deposizioni dei colleghi di Sergio Ragno, nei quali si evincono numerose contraddizioni sui fatti precedenti e successivi all’incidente mortale
    Verbale di assunzioni di informazioni nel quale un collega di Ragno ammette la reale esistenza di un’operazione coordinata da un superiore (durante la quale il carabiniere ha perso la vita)
    Sentenza del Consiglio di stato che evidenzia l’esistenza di una operazione di servizio
    Ricostruzione giuridica dei fatti della procura militare
    Ricostruzione dei fatti della Corte di appello di Lecce, nella quale si sottolinea l’esistenza di una operazione di servizio
    Verbale del 2004 di alcuni colleghi di Ragno, nel quale si elenca gli accadimenti precedenti e successivi alla morte del Carabiniere
    L’inchiesta completa sul numero del settimanale di The Post Internazionale, in edicola da venerdì 14 ottobre.
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