La mamma di Emanuela Ruggeri, la 32enne trovata morta in via del Mandrione a Roma, è convinta che il cadavere della ragazza sia stato trasportato sino al luogo dove poi è stato ritrovato. Intervistata dal Corriere della Sera, Alessandra rivela che idea si è fatta della vicenda: “Che c’entra qualcuno: lei non guidava la macchina, qualcuno in quel posto ce l’ha portata”. La donna, quindi, aggiunge: “Io e mio marito, il papà di Emanuela, non conoscevamo chi frequentava. Era tornata a vivere qua a Roma il 15 gennaio, dopo essere stata a Torino: era salita col suo ragazzo, ma poi si sono lasciati e allora lei è tornata a casa da noi”.
Alessandra, che aveva lanciato un disperato appello sui social, rivela di non aver più visto la figlia dalla sera in cui è scomparsa: “Da quella sera in cui è uscita. Mi ha detto ‘mamma vado a mangiare con un’amica a casa di un amico’. Io non ho chiesto di più, non era strano che uscisse. Quella notte è rimasta fuori e poi la sera mi ha mandato un altro messaggio: mi diceva di essere stata al mare e si scusava perché aveva il cellulare scarico quindi non avrebbe potuto più scrivermi. Non l’ho più sentita”. Sul corpo, secondo le prime indicazioni, non vi sarebbero segni di violenza: “Ancora non sappiamo i dettagli, ma ci hanno detto che ci sono delle telecamere in quella zona: da lì si potrà vedere se c’è qualcun altro, qualcuno che l’ha portata là visto che non guidava”.
La mamma di Emanuela Ruggeri, quindi, aggiunge: “Non so, forse conoscenze sbagliate: forse c’entra un uomo, purtroppo non ho grande fiducia in questi uomini”. Sui tanti tatuaggi della figlia, tra cui uno che riportava la dicitura 666, la donna dichiara: “No, mia figlia era appassionata di arte, aveva frequentato il liceo artistico e amava i tatuaggi. Dei loro significati però non so”.