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    Aggressione Casapound: l’editore di Altaforte Francesco Polacchi condannato a 1 anno

    Francesco Polacchi e l'avvocato Jacopo Cappetta (D) nell'aula del tribunale, Milano, 11 febbraio 2020. Polacchi. ANSA/ MATTEO CORNER

    Il militante di estrema destra è stato condannato per un'aggressione ai danni di un esponente Anpi e di un attivista dei diritti dei migranti avvenuta nel 2017

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 11 Feb. 2020 alle 20:37

    Aggressione Casapound: l’editore di Altaforte Francesco Polacchi condannato a 1 anno

    L’editore di Altaforte ed esponente di Casapound Francesco Polacchi è stato condannato a 1 anno di carcere per lesioni personali nel processo per l’aggressione nel giugno 2017 ad un esponente dell’Anpi e ad un attivista dei diritti dei migranti anche da parte di altri militanti di Casapound dentro Palazzo Marino, a Milano. Un altro militante dell’associazione di estrema destra, Maurizio Zatelli, è stato condannato a 10 mesi di carcere.

    “È stato un processo politico”, ha detto Polacchi ai giornalisti dopo la sentenza. Quest’ultimo l’anno scorso era finito al centro delle polemiche dopo che il Salone del Libro di Torino aveva cancellato la presentazione di un libro-intervista, pubblicato dalla sua casa editrice ‘Altaforte’, all’ex vicepremier Matteo Salvini.

    La ricostruzione

    Secondo le indagini, il 29 giugno 2017 alcuni rappresentanti del movimento di estrema destra avevano fatto irruzione nella sala del consiglio comunale di Milano per contestare il sindaco Giuseppe Sala che era stato indagato nell’ambito della vicenda dell’appalto sulla Piastra di Expo. Polacchi e gli altri, una volta usciti dalla sala del consiglio, hanno incrociato dentro Palazzo Marino una delegazione di circa 10 persone, tra cui Filippo Santino Masi (Anpi) e Jorge Castro Casaraz, rappresentante di un’associazione in difesa dei migranti.

    Secondo il racconto delle due vittime, un militante di estrema destra avrebbe rivolto a un ragazzo di colore, che faceva parte della delegazione che doveva incontrare il capo di gabinetto del sindaco, l’espressione: “Neg… di mer…! Che cosa ci fai tu qui?”. Infine, Polacchi e un altro imputato, il torinese Maurizio Zatelli, avrebbero iniziato a picchiarli.

    Gli altri imputati

    In tutto erano otto gli imputati nel processo milanese, accusati a vario titolo di resistenza a pubblico ufficiale, getto di cose pericolose e porto di oggetti atti ad offendere. Due esponenti dei centri sociali sono stati condannati rispettivamente a 3 mesi di carcere e a 8 mesi di arresto e 5000 euro di ammenda. Quest’ultima condanna è stata inflitta, in particolare, a Riccardo Germani, l’attivista che lo scorso maggio, durante un comizio di Salvini, si è affacciato travestito da ‘Zorro’ ad un balcone in Piazza Duomo e ha esposto uno striscione con scritto ‘Restiamo umani’. Due militanti di estrema destra sono stati condannati a 4 mesi di carcere e altri due imputati sono stati assolti con la formula “perché il fatto non sussiste”.

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