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    Così non sei più sola: il vademecum salvavita per le donne vittime di violenza, molestie e abusi

    Numeri di emergenza, presidi sanitari, applicazioni per smartphone e associazioni contro la violenza di genere e antistalking. Come Donnexstrada e il servizio internazionale ViolaWalkHome. Ecco come e a chi è possibile rivolgersi

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 16 Dic. 2023 alle 08:47

    La violenza contro le donne rappresenta un importante problema di sanità pubblica, oltre che una violazione dei diritti umani. I suoi effetti si ripercuotono sul benessere dell’intera comunità. Ha conseguenze negative a breve e a lungo termine, sulla salute fisica, mentale, sessuale e riproduttiva della vittima. Le ripercussioni possono determinare per le donne isolamento, incapacità di lavorare, limitata capacità di prendersi cura di sé stesse e dei propri figli. I bambini che assistono alla violenza all’interno dei nuclei familiari possono soffrire di disturbi emotivi e del comportamento.

    Secondo il rapporto dell’Oms “Valutazione globale e regionale della violenza contro le donne: diffusione e conseguenze sulla salute degli abusi sessuali da parte di un partner intimo o da sconosciuti” (in lingua inglese), la violenza contro le donne rappresenta «un problema di salute di proporzioni globali enormi». Anche le molestie sono violenze a tutti gli effetti: sono comportamenti ostili, intimidatori o offensivi. Possono includere commenti sessisti o razzisti, discriminazione, minacce verbali o fisiche, isolamento sociale, ostracismo, umiliazioni o insulti ripetuti.

    Le donne che subiscono molestie o violenze più gravi devono poter trovare un supporto valido che nel nostro Paese stenta ancora a decollare a livello governativo. Vogliamo qui cercare di riportare tutti i supporti attualmente esistenti, fisici o digitali, che possono sostenere le donne in qualunque momento di difficoltà.

    Chi chiamare
    Un primo supporto può essere il 112. Chiamare il numero di emergenza senza esitare, né rimandare, in caso di aggressione fisica o minaccia di aggressione fisica; se si è vittima di violenza psicologica; se si sta fuggendo con i figli (eviti in questo modo una denuncia per sottrazione di minori); se il maltrattante possiede armi.

    C’è poi il Numero antiviolenza e antistalking 1522. Il numero di pubblica utilità è attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno ed è accessibile dall’intero territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che mobile, con un’accoglienza disponibile nelle lingue italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo. L’App 1522, disponibile su iOS e Android, consente alle donne di chattare con le operatrici. È possibile chattare anche attraverso il sito ufficiale del numero anti violenza e antistalking 1522.

    C’è poi l’App YouPol, realizzata dalla Polizia di Stato per segnalare episodi di spaccio e bullismo, l’App è stata estesa anche ai reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche.

    Contattare il Pronto Soccorso, soprattutto se si ha bisogno di cure mediche immediate e non procrastinabili. Gli operatori socio-sanitari del Pronto Soccorso, oltre a fornire le cure necessarie, sapranno indirizzare la persona vittima di violenza verso un percorso di uscita dalla violenza.

    Si può contattare il Telefono Verde AIDS e IST 800 861061 se si è subita violenza sessuale. Personale esperto risponde invece dal lunedì al venerdì, dalle ore 13:00 alle 18:00 sui possibili rischi di contrarre infezioni a trasmissione sessuale a seguito della violenza. Si può accedere anche al sito www.uniticontrolaids.it.

    Al Poliambulatorio dell’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti ed il contrasto delle malattie della Povertà (Inmp), dall’8 marzo 2021 è attivo il Servizio Salute e Tutela della Donna, dedicato alla presa in carico delle donne più fragili o comunque bisognose di assistenza sanitaria e psicologica.

    Compagnia virtuale
    La vita quotidiana di una donna è costellata, purtroppo, di tante piccole violenze che peggiorano la qualità della vita stessa. Quante donne hanno provato una sensazione di inquietudine tornando a casa da sole per le strade della città? Quante avranno chiamato il fidanzato, la mamma, l’amica per non sentirsi sole? Sono tante quelle che ogni giorno o occasionalmente si trovano a percorrere tratti di strada da sole, di notte o in orari poco frequentati, per tornare da scuola, dal lavoro o da una serata tra amiche, accompagnate dal terrore di non riuscire ad arrivare a casa, e che temono ogni camminata possa essere l’ultima.

    Per far fronte a questa emergenze e supportare i passi liberi delle donne, su idea della psicologa clinica Laura de Dilectis, nel 2019 è nata l’associazione DonneXstrada, che con le Direttexstrada si è occupata di fare virtualmente compagnia, tramite videochiamate o dirette, alle ragazze che rincasavano da sole e non si sentivano sicure.

    Un’idea potentissima, evoluta oggi nell’app VIOLA, disponibile dai primi giorni di dicembre per iOS e Android. L’associazione DonneXStrada offre un aiuto alle vittime di violenza di genere, fornendo allo stesso tempo strumenti concreti per impedire il ripetersi di quelle dinamiche. Rivendicando il diritto fondamentale e inalienabile di tornare a casa in sicurezza, costruendo una rete attiva sui social e sul territorio per promuovere una partecipazione collettiva concreta, rieducando la società nei confronti della violenza di genere e supportando psicologicamente chiunque subisca delle discriminazioni. Molte donne hanno paura. Dentro e fuori casa. La necessità di ulteriori interventi per contrastare le diverse forme di abuso è pressante.

    Funzioni utili
    L’applicazione va oltre il semplice servizio di videocall. È dotata di varie funzionalità e fornisce strumenti utili in situazioni di emergenza. In caso di necessità, l’App può registrare la videochiamata, generando così una prova audiovisiva. Tanto l’utente quanto il suo accompagnatore possono connettersi istantaneamente con le forze dell’ordine più vicine, direttamente dalla schermata della videochiamata in situazioni di emergenza. Le chiamate di emergenza e la geolocalizzazione verso i contatti di emergenza possono essere attivate senza la necessità di digitare. L’App offre inoltre la possibilità di configurare un sistema di avviso per informare i contatti di emergenza sull’itinerario e sul momento di arrivo a destinazione.

    Le chiamate saranno registrate per fornire prove in caso di emergenza o per un’eventuale denuncia. VIOLA è anche dotata di geolocalizzazione con posizione precisa e della funzione mappa, nella quale si può inserire la propria destinazione per essere indirizzate verso il percorso più sicuro; oppure visionare i Punti Viola più vicini, un altro strumento di sicurezza per le donne, messo in campo da DonneXstrada. Si tratta infatti di esercizi commerciali, associazioni, bar o strutture sportive che dispongono di personale adeguatamente formato e idoneo ad accogliere donne vittime di soprusi di genere o bisognose di un rifugio sicuro in caso di pericolo.

    Un’eventualità molto spesso purtroppo concreta visto che, come sostenuto da uno studio di Hollaback! e Cornell University svolto in 22 Paesi tra i quali l’Italia, l’84 per cento delle donne ha subito molestie in strada prima dei 17 anni. Un fatto che comporta che, secondo gli ultimi dati Istat disponibili, solo il 51 per cento delle donne in Italia si sente sicura ad uscire da sola e quindi spesso finisce per cambiare percorso, abitudini o in alcuni casi rinunciare ad uscire.

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