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    “Domatore mangiato dalle tigri? Vi racconto cosa è successo davvero quella sera nella gabbia del circo”

    Ettore Weber
    Di Maria Elena Gottarelli
    Pubblicato il 13 Lug. 2019 alle 12:21 Aggiornato il 16 Lug. 2019 alle 16:51

    Una storia completamente diversa, quella raccontata dalla titolare del circo Orfei, Marina Monti, a proposito della morte di Ettore Weber, il domatore ucciso nella gabbia di tigri durante le prove di uno spettacolo, il 4 luglio scorso.

    Ad Agi, Marina Monti, testimone oculare dei fatti, racconta una dinamica molto diversa da quella descritta dai media, che hanno riportato che Ettore Weber è morto sbranato da quattro tigri durante un allenamento. Nessuna dinamica violenta, secondo la titolare, ma un semplice incidente.

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    Le tigri, che erano due, conoscevano bene Ettore Weber ed erano solite interagire con lui durante gli spettacoli e durante le prove. Weber non è morto perché le tigri gli si sono rivoltate contro, ma per una distrazione che gli è costata cara.

    “Lui era appena entrato in gabbia- esordisce Marina Monti- quando è entrata la seconda tigre lui si è girato per andare a recuperare la prima per posizionarla sul suo sgabello dal quale era scesa”.

    “La seconda tigre, durante lo spettacolo, solitamente al passaggio del domatore allungava la zampa, una cosa che faceva abitualmente e che Weber sapeva, perché lui teneva molto al fatto di far sapere che non erano tigri sedate quindi durante lo spettacolo le faceva molto muovere, non le teneva sempre ferme”.

    Ed è stata proprio quella zampata, prevista da Ettore Weber, a costargli la vita.

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    “La seconda tigre dunque, trovandosi sul suo sgabello, quindi in posizione da spettacolo, e vedendo passare il signor Weber, ha allungato ancora la zampa come previsto dalla sua parte nello show, purtroppo Weber si è trovato di spalle ed era troppo vicino alla tigre, quindi con quel gesto naturale, che faceva sempre, l’ha colpito alla giugulare”.

    Un graffio, quindi. Nessuna colluttazione, ma un banale incidente. “Se il signor Weber fosse stato 20 centimetri più alto lo avrebbe colpito alla spalla e non sarebbe successo niente, sarebbe stato un graffio, cose che succedono spesso durante i numeri”.

    Il domatore, riporta ancora la titolare del circo, è morto nel giro di qualche secondo, i medici hanno detto che non ha avuto nemmeno il tempo di accorgersene.

     

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