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    Difende gli studenti durante un controllo antidroga: la scuola lo denuncia per diffamazione

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 27 Mag. 2023 alle 13:52 Aggiornato il 27 Mag. 2023 alle 13:54

    “A novembre c’è stato un controllo della polizia. Dopo un allarme antincendio sono entrate nella scuola quattro camionette dei Carabinieri, hanno perquisito le aule e le robe degli studenti. Ho denunciato il fatto sui social perché i miei ragazzi non stavano bene. Per questo motivo sono stato denunciato per diffamazione e all’Ufficio Scolastico Regionale. Un amministrativo mi ha chiesto: sei con noi o contro di noi? Ora risulta che sono stato io ad averlo aggredito”. Queste le parole di Simone Zito, ex docente dell’Istituto Enzo Ferrari di Susa, nel torinese, che a seguito di una retata anti droga è stato denunciato per aver manifestato contrarietà. “Mi sono messo in aspettativa. A luglio dovrei prendere la cattedra perché sono primo in concorso e mi spiace molto perché vorrei”.

    Sulla questione si è pronunciato anche il sindacato, Cobas Scuola, che in una nota scrive: “Con il procedimento disciplinare, attivato su richiesta della Dirigente Scolastica (sulla base di dichiarazioni che molto probabilmente provvederemo a denunciare alle autorità competenti, perché non veritiere), veniva contestato al prof. Zito di aver assunto una condotta contraria ai principi di correttezza e responsabilità inerenti alla funzione docente ed, inoltre, di aver utilizzato un linguaggio irrispettoso e denigratorio nei confronti di altri dipendenti”.

    “Il ‘castello’ accusatorio, assolutamente PRIVO di ALCUN FONDAMENTO, è stato sdegnosamente respinto dal collega, e dalla difesa dell’Avv. Ariotto, nella memoria difensiva e le infamanti accuse sono state spazzate via anche se l’Ufficio per i procedimenti Disciplinari, per non delegittimare la dirigente, ha dovuto irrorare la sanzione di censura (che non ha alcuna rilevanza e che comunque impugneremo). Nonostante la positiva conclusione della vicenda riteniamo, però, che subire un grave procedimento disciplinare per la sospensione dall’insegnamento sia, di per sé, una sanzione e, quindi, stigmatizziamo il comportamento dell’Amministrazione Scolastica che riteniamo abbia coinvolto persone vicine allo staff per contestare incredibili ed infamanti accuse, prive di alcun fondamento, dalle quali il collega è stato assurdamente costretto a discolparsi”.

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