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    Delitto di Garlasco, le intercettazioni dimenticate di Andrea Sempio: “Chi indaga sta dalla nostra parte”

    "Mi hanno fatto domande, che io ho capito perché me le facevano": così nel 2007 parlava il nuovo indagato per l'omicidio di Chiara Poggi

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 4 Giu. 2025 alle 09:38

    Ci sono una serie di intercettazioni ambientali su Andrea Sempio che sono state trascritte male o dimenticate. Le conversazioni risalgono al 2017 quando l’amico di Marco Poggi fu indagato per la prima volta per il delitto di Garlasco. Tra le più interessanti, come sottolinea La Repubblica, c’è la numero 84, registrata qualche minuto dopo la fine dell’unico interrogatorio a cui è stato sottoposto Sempio da parte dei magistrati nel 2017. “A parte che mi han fatto alcune domande, che non pensavo che mi facevano, non gli ho dato una risposta perfetta” si legge nei brogliacci. Questa, però, è la versione frutto di un riascolto: “A parte che erano dalla nostra, perché mi han fatto alcune domande, che io ho capito perché me le facevano. Però non gli ho dato, diciamo, la risposta… perfetta”.

    Successivamente Giuseppe Sempio chiede al figlio se gli abbiano chiesto del Dna: “Una roba tecnica e poi non ne parliamo… (a bassa voce) però si vedeva che mi ha fatto domande che… inerenti a quello… sul… cioè comunque secondo me erano abbastanza… (Fine trascrizione)”. Poi si legge sulla trascrizione: “Mia… allora mi ha chiesto cosa faceva a casa dei Poggi, io ho detto che giocavamo nelle due sale, giù e sopra…. e lui continuava perché sia giù che su che giocavate cioè”. La frase, quindi, si conclude così: “Comunque secondo me erano abbastanza dalla mia”. Sempio dice la stessa cosa a un amico, il giorno seguente l’interrogatorio: “Abbastanza dalla nostra parte, tra virgolette. Si vede che anche loro c’hanno voglia di finirla in fretta”.

    Il 21 febbraio 2017, invece, Sempio parla con il padre Giuseppe. Quest’ultimo afferma: “L’unica cosa che ha detto Lovati ha detto che gira voce da Tizzoni che è in fase d’archivio… però non sappiamo niente di preciso”. Lovati è l’avvocato che assiste ancora oggi Andrea Sempio, mentre Tizzoni è il legale della famiglia Poggi. In un’altra intercettazione, Andrea Sempio parla dell’amico Michele Bertani, suicidatosi nel 2016: “Quello che era il mio più grande amico per anni, che siamo cresciuti insieme, poi gli ultimi anni ci siamo un po’ persi, non ci siamo visti più, però dagli zero ai diciotto anni è stato il mio più grande amico, abbiamo fatte tutte le cazz.. insieme”. E ancora: “Che cazz… ti impicchi a fare… porca tr… Di tutte le robe che potevi fare nella tua vita, proprio impiccarti? Vattene in comunità! Sarà brutto, ma dalla comunità ne esci”.

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