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    Occupazione Viale Caravaggio, sgombero rimandato. Abitanti: “Non ci fermiamo qui”

    La decisione è arrivata dopo la riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza. Prosegue il lavoro di monitoraggio nelle palazzine occupate

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 30 Ago. 2019 alle 15:30

    Sgombero rimandato per l’occupazione di viale del Caravaggio a Roma

    Le 120 famiglie che vivono nelle due palazzine occupate di viale del Caravaggio, periferia sud di Roma, possono tirare un sospiro di sollievo, almeno per il momento. Lo sgombero che era programmato entro la fine del mese è stato rimandato per decisione del Comitato per l’ordine e la sicurezza, che si è riunito ieri, giovedì 29 agosto, in Prefettura.

    Alla riunione hanno partecipato l’assessore regionale alle politiche abitative Massimiliano Valeriani, la Sindaca di Roma Virginia Raggi, gli assessori del Comune al Patrimonio, Rosalba Castiglione, e alle Politiche sociali, Laura Baldassarre, e il delegato alla Sicurezza Marco Cardilli.

    In una nota congiunta il Campidoglio e la Prefettura di Roma hanno sottolineato che proseguirà “il lavoro di monitoraggio degli occupanti presenti presso l’immobile situato a via del Caravaggio per assicurare soluzioni assistenziali a tutte le fragilità registrate dal censimento”.

    La trattativa con i rappresentanti degli abitanti e le associazioni per trovare una soluzione allo sgombero era aperta, ma nessuna soluzione alternativa era emersa finora dai due tavoli che si sono tenuti in Campidoglio il 2 e il 26 agosto scorsi.

    “Siamo stati ovviamente contenti della decisione”, ha detto a TPI Anna Sabatini, una degli abitanti dell’occupazione di viale del Caravaggio ed esponente dei Movimenti per il diritto all’abitare.

    “Vedremo se nei prossimi mesi le istituzioni attiveranno delle politiche per la casa, per dare una sistemazione adeguata alle famiglie, che non siano né i centri d’accoglienza né i buoni casa. Ci sarà da andare avanti, quella per la casa sarà una lunga lotta e non finisce qui”.

    Intanto, i Movimenti per il diritto all’abitare hanno indetto a viale del Caravaggio un’assemblea nazionale per il prossimo 14 settembre.

    Un ruolo importante nella decisione, secondo gli abitanti, lo ha avuto la grande mobilitazione cittadina che si è schierata al fianco di Caravaggio, con l’organizzazione di numerosi eventi e assemblee.

    “Hanno visto che non eravamo soli e che la mobilitazione si stava allargando sempre di più”, commenta Sabatini.

    La nota congiunta di Campidoglio e Prefettura di Roma

    “La riunione, che fa seguito a quella di fine luglio, si inserisce in un percorso concordato sin dal dicembre 2018 con la Procura della Repubblica di Roma per dare esecuzione alla sentenza del Tribunale di Roma n.21347/2017, con la quale il Ministero dell’Interno, a partire dal provvedimento di sequestro preventivo, è stato condannato ad un risarcimento mensile di oltre 260.000 euro, e, dal giugno di quest’anno, ha visto pignorare i propri fondi per 23 milioni di euro”, si legge nella nota.

    “Nei prossimi giorni proseguirà il lavoro di monitoraggio che sarà effettuato, oltre che dal Comitato, anche da un apposito gruppo tecnico per accompagnare, step by step, il piano degli interventi assistenziali posto in essere da regione Lazio e Roma Capitale. Sullo sviluppo delle attività saranno costantemente aggiornate l’Autorità Giudiziaria e l’Avvocatura dello Stato per la tutela erariale del Ministero dell’Interno”.

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