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    Covid, Speranza: “Più vaccini o in autunno saremo costretti a nuove chiusure”

    Credit: Ansa
    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 5 Set. 2021 alle 09:34

    Covid, Speranza: “Più vaccini o in autunno si rischiano nuove chiusure”

    “Più vaccini o in autunno saremo costretti a nuove chiusure”: a lanciare l’allarme sui rischi della nuova ondata di Covid prevista per l’autunno è il ministro della Salute, Roberto Speranza.

    Intervistato da Il Corriere della Sera, Speranza ha parlato dell’eventuale obbligo vaccinale, ma anche delle misure che potrebbero essere prese in autunno nel caso in cui i casi di contagio aumentassero in modo esponenziale.

    Sull’obbligo vaccinale, paventato qualche giorno fa dal premier Mario Draghi, il ministro della Salute ha dichiarato che il governo “valuterà col passare delle settimane” il da farsi.

    Secondo Speranza, però, non è necessario attendere l’ok dell’Agenzia del farmaco europea per imporre un eventuale obbligo vaccinale: “Il passaggio dell’Ema renderebbe tutto più facile, ma i vaccini sono già sicuri e quindi si può fare anche senza, come è stato per il personale sanitario”.

    Il ministro, poi, ricorda: “Siamo stati i primi sull’obbligo per i sanitari e poi la Francia e numerosi altri Paesi ci hanno seguito. L’obbligo non è una scelta già determinata e certa, ma uno strumento che abbiamo e se necessario andrà attuato senza paura”.

    “Il vaccino è lo strumento per evitare nuove misure restrittive” sottolinea Speranza, che poi spiega su quali criteri l’esecutivo potrebbe eventualmente imporre l’obbligo vaccinale: “Il governo terrà conto del quadro epidemiologico e delle ospedalizzazioni, con particolare attenzione alle terapie intensive e al numero dei decessi, la cosa più drammatica. Questi dati si incroceranno con la percentuale di vaccinati”.

    Il ministro, comunque, invita tutti a vaccinarsi: “Il virus esiste ancora, è forte e circola. O rafforziamo ancora la campagna vaccinale, o siamo costretti a immaginare che a un certo punto bisognerà usare le misure del passato”.

    Un ritorno alle zone rosse quindi? Speranza risponde così: “I vaccini salvano la vita delle persone. In pandemia la coperta rischia di essere corta, o la tiriamo con forza dalla parte dei vaccini o dovremo immaginare nuove chiusure”.

    Sulla terza dose del vaccino, invece, Speranza dichiara che sicuramente la riceveranno coloro “che hanno una risposta immunitaria molto bassa, con i trapiantati, con alcune tipologie di malati oncologici, poi le Rsa, gli ottantenni e il personale sanitario”.

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