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    Covid, la circolare: via libera alla quarta dose. Chi può farla e quando

    Di Maria Elena Marsico
    Pubblicato il 12 Lug. 2022 alle 08:34

    La quarta dose di vaccino anti Covid – 19 potrà essere somministrata anche agli over 60 – circa 13,5 milioni di cittadini – e ai fragili di tutte le età dopo 120 giorni dal primo booster o dalla positività successiva all’ultimo richiamo. A distanza di almeno quattro mesi, quindi. È quanto scritto nella circolare firmata dal direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, con il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa, Nicola Magrini, e i presidenti dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro e del Consiglio superiore di sanità (Css) Franco Locatelli. Sono considerati soggetti fragili le persone con patologie croniche cardiache o respiratorie, ad esempio, chi ha il diabete o chi segue alcune terapie come quelle oncologiche.

    La circolare è stata inviata a tutte le regioni. “Si comincia subito”, ha detto al Tg1 il ministro della salute Roberto Speranza. Dopo la raccomandazione dell’estensione della quarta dose agli over 60 da parte dell’Agenzia europea per il farmaco e del Centro europeo per la sorveglianza e il controllo delle malattie, in Italia, nel primo pomeriggio, si è subito riunita Aifa e ha dato il via libera. Ieri sera “pochi minuti prima delle 20 abbiamo inviato a tutte le regioni la circolare. Iniziamo quindi immediatamente con la somministrazione della quarta dose a tutti gli over 60”, ha detto il ministro. Anche se all’interno della circolare si specifica che è comunque necessario dare la priorità a chi non ha ricevuto ancora il ciclo di vaccinazione primaria o il primo booster.

    Nel documento sono riportati anche i dosaggi autorizzati per la quarta dose. Si è “tenuto conto sia dell’attuale condizione di aumentata circolazione virale con ripresa della curva epidemica, associata ad aumento dell’occupazione di posti letto nelle aree mediche e, in minor misura, nelle terapie intensive, sia delle evidenze disponibili sull’efficacia della seconda dose di richiamo nel prevenire forme gravi di Covid sostenute dalle varianti maggiormente circolanti”, si legge nella circolare.

    La somministrazione della quarta dose è su base volontaria, i cittadini decideranno se riceverla o meno. Mentre i cittadini immunodepressi verranno contattati dal proprio medico. Sarà possibile, inoltre, vaccinarsi negli hub vaccinali ancora in funzione, dal medico di base – per chi ha aderito – e nelle farmacie.

    Anche se il vaccino è basato sul virus di Wuhan, in presenza delle nuove varianti alza comunque le difese immunitarie. Protegge, infatti, al 50 per cento dall’infezione ed evita la malattia grave in una percentuale che può arrivare all’87 per cento. Chi non è vaccinato, inoltre, rischia 7 volte in più di morire rispetto a chi ha completato il ciclo primario. A settembre, comunque, dovrebbe essere pronto il nuovo vaccino bivalente di Moderna: valido sia per il virus di Wuhan sia per la variante Omicron 1. Inoltre, Pfizer  a novembre dovrebbe rilasciare un altro vaccino basato su Omicron 5.

     

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