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    Il Network italiano Salute Globale: “Mentre il mondo lotta contro il Coronavirus non si dimentichi della tubercolosi”

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 23 Mar. 2020 alle 21:04

    Il Network italiano Salute Globale: “Mentre il mondo lotta contro il Coronavirus non si dimentichi la tubercolosi”

    Mentre il mondo intero è alle prese con la pandemia di Coronavirus che sta mettendo alla prova l’infrastruttura sanitaria globale, è necessario non perdere di vista le principali epidemie presenti a livello internazionale e il loro impatto sulla vita quotidiana di milioni di persone. La tubercolosi (Tbc) è una di queste: uccide oltre 4mila persone ogni giorno e le persone che ne sono affette sono più deboli anche dinanzi al Covid-19.

    Dieci milioni di persone contraggono la Tbc ogni anno. Di queste, 3 milioni non accedono alla diagnosi e alle cure. La Tbc resistente ai farmaci rimane una delle principali crisi di salute pubblica nel mondo: si stima che nel 2017 558mila persone abbiano sviluppato un ceppo di Tbc resistente al farmaco di prima linea più utilizzato.

    “Deve diffondersi la cultura del ‘One Health’ che riconosce la relazione esistente tra salute umana, animale e ambientale – afferma Stefania Burbo, focal point del Network italiano Salute Globale, in occasione della giornata internazionale della Tbc, che ricorre il 24 marzo – per diagnosticare in tempi brevi l’insorgere di nuove pandemie. È altresì importante realizzare, a livello globale, sistemi sanitari forti e resilienti in grado di contrastare efficacemente sia le epidemie note sia le crisi emergenziali come quella causata da Covid-19″.

    Il Network italiano Salute Globale ricorda con dati aggiornati le risorse messe in campo finora dal Fondo Globale, il più grande strumento finanziario multilaterale per il rafforzamento dei sistemi sanitari. Fornisce circa il 70% di tutti i finanziamenti internazionali per porre fine alla tubercolosi, con 5,3 milioni di persone curate nel 2018. Il Fondo Globale ha speso quasi 10 miliardi nella lotta alla tubercolosi sin dal suo inizio e oggi sostiene 464 interventi, 251 partner, in 124 paesi. Non solo, sconfiggere la Tbc, rientra negli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 come ricorda Stop TB Partnership, che sottolinea, fra l’altro, l’urgenza di combattere la tubercolosi resistente ai farmaci sempre più diffusa. Timur Abdullaev, esperto di diritti umani e salute, componente del Global Fund Advocates Network in Uzbekistan e persona affetta da Tbc e Hiv, non ha dubbi: “sono necessari investimenti continui e consistenti nell’ottica della salute globale, indipendentemente da quale epidemia, pandemia o malattia minacci il nostro benessere e quello delle nostre famiglie e comunità”.

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