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    Coronavirus, il Papa: “Troppi interessi di parte sui vaccini”

    Credit: ANSA/GIUSEPPE LAMI
    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 9 Set. 2020 alle 12:26

    Papa Francesco è tornato a parlare della pandemia di Coronavirus in corso nel mondo durante la sua udienza generale di oggi, 9 settembre, nel cortile di San Damaso, in Vaticano. “Il Coronavirus ci mostra che il vero bene per ciascuno è un bene comune e, viceversa, il bene comune è un vero bene per la persona”, ha detto il pontefice. “Se una persona cerca solo il proprio bene è egoista invece è nobile se cerca il bene comune, lo condivide”. E ha aggiuto: “La salute, oltre che individuale, è anche un bene pubblico. Una società sana è quella che si prende cura della salute di tutti”. Bergoglio è inoltre intervenuto sul tema dei vaccini contro il Covid-19, sottolineando l’emergere di interessi di parte.

    “Purtroppo, assistiamo all’emergere di interessi di parte”, ha detto il Papa a proposito dei vaccini contro il Coronavirus. “Per esempio, c’è chi vorrebbe appropriarsi di possibili soluzioni, come nel caso dei vaccini, e poi venderli agli altri”. “Alcuni – ha aggiunto il pontefice – approfittano della situazione per fomentare divisioni: per cercare vantaggi economici o politici, generando o aumentando conflitti. Altri semplicemente non si interessano della sofferenza altrui, passano oltre e vanno per la loro strada”, ha continuato, aggiungendo a braccio: “Sono i devoti di Ponzio Pilato, se ne lavano le mani”.

    Il Papa ha parlato di un virus che “non conosce barriere, frontiere o distinzioni culturali e politiche deve essere affrontato con un amore senza barriere, frontiere o distinzioni”. “Questo amore può generare strutture sociali che ci incoraggiano a condividere piuttosto che a competere, che ci permettono di includere i più vulnerabili e non di scartarli, e che ci aiutano a esprimere il meglio della nostra natura umana e non il peggio. Infatti – ha continuato -, quando amiamo e generiamo creatività, fiducia e solidarietà, è lì che emergono iniziative concrete per il bene comune. E questo vale sia a livello delle piccole e grandi comunità, sia a livello internazionale”.

    “Se le soluzioni alla pandemia portano l’impronta dell’egoismo, sia esso di persone, imprese o nazioni, forse possiamo uscire dal Coronavirus, ma certamente non dalla crisi umana e sociale che il virus ha evidenziato e accentuato. Quindi – ha avvertito il pontefice -, attenzione a non costruire sulla sabbia! Per costruire una società sana, inclusiva, giusta e pacifica, dobbiamo farlo sopra la roccia del bene comune”.

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