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    Coronavirus: il mistero dei pazienti con polmoniti e tamponi negativi

    Credit: Ansa
    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 17 Mag. 2020 alle 16:54

    Coronavirus: il mistero dei pazienti con polmoniti e tamponi negativi

    È giallo su alcuni pazienti con polmoniti interstiziali, ma che risultano negativi ai tamponi per la ricerca del Coronavirus. A lanciare l’allarme è Mario Balzanelli, presidente nazionale della Sis 118, che all’Adnkronos ha parlato di casi di Covid-like, ovvero casi del tutto simili a quelli di Covid-19, senza essere considerati ufficialmente tali. Secondo Balzanelli i casi sono aumento e vengono segnalati anche “da medici del resto d’Italia”. “In queste settimane post lockdown a Taranto abbiamo visto sempre meno pazienti positivi, invece questi casi simil-Covid sono aumentati, e sono tutti uguali – afferma Balzanelli – Un popolo che sfugge alle classifiche ma che, dal punto di vista clinico, è identico ai casi Covid. Mi diranno che non tutte le polmoniti interstiziali sono legate al Coronavirus, ma in questo periodo fanno scattare un allarme. Allarme che ha portato gli specialisti a cercare il virus più in profondità, trovandolo talvolta nel liquido del lavaggio broncoalveolare”. Per Balzanelli, dunque, “il virus è sceso”.

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    L’esperto, poi, ha raccontato un episodio riguardante un uomo di 80 anni, che ha chiamato il 118 di Taranto affermando di avere la febbre e lamentando stipsi. L’uomo viene trasportato nell’ospedale Covid della città dove gli viene fatto il tampone, che risulta negativo. Poi attraverso un’emogasanalisi, un’esame che consente attraverso il prelievo di sangue arterioso dall’arteria radiale di valutare, in modo preciso, l’efficacia della funzioni di ossigenazione e di ventilazione del polmone, si scopre che il soggetto presenta una severa insufficienza respiratoria acuta. La tac da un secondo riscontro: polmonite interstizio-alveolare Covid-like, ossia estremamente suggestiva di Covid-19.

    Un fenomeno che apre diversi interrogativi soprattutto “sull’elevata percentuale di possibili falsi negativi in soggetti oligosintomatici o francamente sintomatici”. Quesiti che “l’esame broncoscopico può, come sottolineato dalle linee guida della Società Italiana di Pneumologia, contribuire in modo determinante a chiarire, anche precocemente”. Inoltre Balzanelli si chiede “quale sia la reale espressività clinica dei pazienti affetti da Covid-19, e si impongono contesti di gestione ospedaliera e di accesso alle cure specifiche dedicati in aree protette Covid-19 che, a nostro parere devono trovare il loro autentico ‘punto di forza’ in una precoce valutazione clinica esperta, effettuata sin dalle fasi più precoci di comparsa della sintomatologia, per via telefonica, dalle Centrali operative 118”.

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