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    Si allaga reparto Covid del Policlinico di Milano: “Pazienti intubati trasferiti di notte sotto la pioggia”

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 15 Mag. 2020 alle 19:32 Aggiornato il 15 Mag. 2020 alle 20:43

    Si allaga una terapia intensiva del Policlinico di Milano

    Il nubifragio che si è abbattuto nella notte tra giovedì 14 e venerdì 15 maggio a Milano ha allagato un padiglione del Policlinico che ospitava cinque pazienti affetti da Coronavirus in terapia intensiva. Come racconta Fanpage.it riportando la testimonianza di una fonte anonima, nel padiglione hanno dovuto coprire i respiratori con le buste, e i pazienti intubati sono stati trasferiti sotto la pioggia in un altro reparto di terapia intensiva. Un passaggio che avrebbe esposto i malati a grossi rischi: “Poteva succedere un corto circuito, i pazienti sono arrivati con i ventilatori zuppi e il rischio di interrompere la respirazione”, ha detto il testimone.

    Il Policlinico ha minimizzato i danni dell’allagamento e definito il trasferimento solo “cautelativo”, perché “l’intensa pioggia ha messo in difficoltà il sistema di drenaggio dell’acqua”, ha dichiarato a Fanpage.it  l’ufficio stampa dell’Ospedale, sottolineando che il trasferimento è avvenuto “in sicurezza” nella terapia intensiva tradizionale. Che paradossalmente, invece, era vuota. “Non stava piovendo dentro, si è accumulata l’acqua nelle grondaie”, ha affermato lo staff del Policlinico. Ma i video pubblicati dal sito mostrano invece il contrario.

    La fonte anonima, inoltre, ha raccontato che l’episodio è “la riprova finale che sono state fatte cose di pancia, più che di testa”, nella gestione dell’emergenza Covid anche all’interno del Policlinico. “Sono state violate palesemente le più basilari norme di sicurezza e di igiene, quel prefabbricato non era assolutamente adatto a ospitare nessun paziente, soprattutto pazienti in terapia intensiva e ancor più Covid”. La struttura sarebbe sorta come appoggio per qualche visita ambulatoriale, ma poi l’esplosione del focolaio in Lombardia ha fatto sì che venisse adattata per ospitare pazienti con complicazioni da Coronavirus.

    Ma stranamente questo accade anche ora che l’emergenza è rientrata e i reparti tradizionali di terapia intensiva del Policlinico si sono svuotati. Secondo la versione dell’Ospedale, quei pazienti “erano lì da diverso tempo” e “non si sposta un paziente in quelle condizioni se non c’è veramente bisogno”. Salvo poi spostarlo quando il Padiglione si allaga. Nonostante questo, il Policlinico non esclude che in futuro la struttura possa ospitare nuovi pazienti. Intanto, sempre secondo quanto raccontato al giornale online, chi prova a denunciare le carenze riscontrate nell’allestimento del padiglione, “viene redarguito e minacciato davanti a tutti” dai dirigenti.

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