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    Caso Regeni, imputati i quattro 007 egiziani: la presidenza del Consiglio sarà parte civile nel processo

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 4 Dic. 2023 alle 13:51

    La presidenza del Consiglio dei Ministri è stata ammessa come parte civile nel procedimento a carico di quattro 007 egiziani accusati di avere torturato e ucciso Giulio Regeni nel 2016. Lo ha deciso il gup di Roma che dovrà vagliare la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal Procuratore aggiunto Sergio Colaiocco per gli imputati.

    Siamo qui per confermare la piena vicinanza alla famiglia di Giulio Regeni”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, parlando davanti al tribunale di Roma prima dell’udienza preliminare per il caso del ricercatore friulano ucciso nel febbraio 2016 in Egitto. “Speriamo che oggi ci possa essere finalmente la partenza di un processo che è stato molto atteso e a lungo ostacolato – ha continuato Schlein – ma anche a quel popolo giallo che ha tenuto accesa l’attenzione in questi anni di mobilitazione fin dal febbraio del 2016”. “Siamo qui perché bisogna stare accanto alla famiglia di Giulio fino a quando non otterremo la piena verità su chi l’ha ucciso, su chi lo ha torturato e su chi sono stati i mandanti dell’efferato omicidio di un ricercatore italiano, di un ricercatore europeo – ha concluso Schlein – chiediamo verità e giustizia e non ci fermeremo fino a quando non verrà fuori tutta la verità su quello che è accaduto a Giulio Regeni”.

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