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    Tre casi di suicidio nel primo giorno di scuola: due 15enni morti e una 12enne in fin di vita

    Due suicidi riusciti e uno tentato in un giorno solo, a Milano, nel primo giorno di riapertura delle scuole

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 15 Set. 2021 alle 16:18

    Lunedì 13 settembre verrà ricordato come un giorno nero: ben tre ragazzi, appena adolescenti, hanno tentato il suicidio. Due sono morti e una è in gravissime condizioni. È successo tra Milano e Bollate, nell’hinterland e ha riguardato due 15enni e una 12enne. In tutti e tre i casi, a quanto pare, si sarebbe trattato di gesti volontari: suicidio o, nel caso della 12enne, tentato suicidio, un termine che lascia attoniti sempre, ma ancora di più quando riguarda ragazzini con tutta la vita davanti a sé.

    A nord di Milano un ragazzo di 15 anni si è lasciato cadere dal balcone della propria abitazione, al dodicesimo piano del palazzo dove abitava. Sul caso gli inquirenti non escludono ancora alcuna ipotesi, da episodi di bullismo e alla possibilità di una challenge sui social. Un’altra 15enne è morta dopo essersi gettata dal settimo piano di casa sua. Circa un’ora dopo una ragazzina 12enne è precipitata dal quarto piano di un palazzo a Milano. È adesso ricoverata in condizioni disperate nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Niguarda, dove lotta tra la vita e la morte. In questo caso, la giovanissima non avrebbe lasciato alcun biglietto per spiegare il suo gesto, né vi sarebbero stati in passato episodi analoghi o segnali di disagio.

    Le parole del ministro Bianchi

    “Il fatto che ci siano stati tre casi di suicidio il primo giorno di scuola è una coincidenza molto grave. Alle famiglie che hanno perso i figli ieri va tutto il mio affetto di padre. Credo che i nostri ragazzi abbiano vissuto un periodo di grande sbandamento”. Così il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi ha commentato gli ultimi gravi fatti di cronaca avvenuti proprio nel primo giorno di riapertura delle scuole.

    “Mi auguro il nostro Paese possa riprendere una vita in cui il senso della vita viene condiviso in famiglia. Dobbiamo essere vicini a tutti coloro con cui condividiamo la nostra vita. La scuola deve essere in grado di recuperare quel senso di socialità che parte dal rispetto di tutti e di se stessi. C’è da ricostruire un senso della vita in molte generazioni. La scuola deve essere ricostruita ripartendo dai valori della vita”, ha aggiunto.

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